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Nella campagna elettorale per le regionali in Emilia Romagna estremamente polarizzata c’è una storia nella Storia. Un’opposizione famigliare, oltre che politica. Un padre e una figlia che non si parlano da diversi anni e che hanno idee molto diverse. Lucia e Giambattista Borgonzoni: la candidata leghista che aspira a vincere le elezioni domenica 26 gennaio e suo padre, che invece ha manifestato in piazza con le Sardine e contro Matteo Salvini.
Siamo andati a trovare il padre di Lucia Borgonzoni nella sua casa di Bologna e, tra i quadri del nonno pittore, ha letto a TPI una lettera esclusiva, in cui si rivolge direttamente alla figlia.
“La gente deve sapere che in questa campagna elettorale hai detto falsità e hai diffamato tuo padre, scatenando la macchina del fango leghista contro di me”, dice Giambattista.
“Il mio giudizio su di te – continua Borgonzoni – è positivo per come sai destreggiarti nell’agone politico, anche se abbiamo idee diverse. Ma sulle tue pagine Facebook hai lasciato che mi infamassero e hai accettato che fossi massacrato senza alcun motivo”.
Papà Borgonzoni conclude la lettera con un auspicio: “Se vincerai questa tornata elettorale riceverai senz’altro i miei complimenti. Con l’augurio di non essere menzognera in futuro in pubblico come sei stata in privato contro tuo padre e contro la memoria del nonno”.