Open to Meraviglia, la Venere riappare sui social dopo l’inchiesta
Dopo due mesi di silenzio e l’apertura di un’inchiesta da parte della Corte dei Conti, la Venere di Open to Meraviglia, la campagna di promozione lanciata dal ministero del Turismo di Daniela Santanché, riappare sui social.
“Ciao! So bene che avete sentito la mia mancanza e mi fa piacere sapere che vi siate così tanto preoccupati per me” si legge nel post pubblicato su Instagram.
Nel post, poi, si tenta di spiegare il perché del silenzio social: “Ecco la verità: avevo promesso di portare le bellezze della nostra Italia in giro per il mondo e così ho fatto. Aeroporto dopo aeroporto, città dopo città. Perché quando si ama davvero qualcosa, si desidera condividerla con il mondo intero. La nostra Nazione merita di brillare sempre di più e io sono qui per assicurarmi che accada”.
“Grazie per avermi atteso. Nuove avventure ci aspettano!” è la conclusione del messaggio.
Nei mesi scorsi il lancio della campagna era stato al centro di forti polemiche. Lo spot è costato 138mila euro, 2mila euro sotto la soglia per cui è necessaria una gara. La presidenza del Consiglio dei ministri aveva descritto l’affidamento come dettato da urgenza, quella cioè di mostrare il video ”in occasione dell’evento di presentazione della campagna organizzata dal ministero del Turismo per il 20 aprile 2023”.
Il caso aveva già portato a un esposto del Codacons, a fine maggio mentre due settimane il segretario di +Europa, Riccardo Magi, aveva ipotizzato una denuncia per possibile danno erariale.
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