Open arms, la Giunta voterà su Salvini il 27 febbraio. Gasparri: “È stata azione governo. C’è lettera Conte”
A pochi giorni dall’ok al processo sul caso Gregoretti, il presidente della Giunta per le immunità del Senato Maurizio Gasparri (Forza Italia) ha chiesto di negare l’autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini per il caso Open Arms.
La nave, battente bandiera spagnola e affittata dalla Ong Pro-Activa Open Arms, arrivò in Italia lo scorso agosto con a bordo migranti soccorsi nel Mediterraneo, dopo un lungo braccio di ferro con i paesi europei. Sul caso il tribunale dei ministri ha chiesto l’autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini, leader della Lega.
Il voto finale sul caso Open Arms è previsto il 27 febbraio.
La relazione di Gasparri
“Ho proposto di non accogliere la richiesta del tribunale perché, in 13 pagine, per le parti di competenza della Giunta, ho spiegato perché questa è stata un’azione di governo, svolta nel corso del tempo”, ha dichiarato oggi Gasparri nella prima riunione della Giunta.
“Ritengo che Salvini abbia agito per i profili di sicurezza e per una politica di maggiore controllo dei flussi dell’immigrazione”, sostiene Gasparri. “Per quanto riguarda la lettera del premier Giuseppe Conte, questa è una circostanza che a mio avviso rafforza la posizione del ministro dell’epoca, perché la Open arms fa ricorso al Tar, il Tar non ordina lo sbarco ma di soccorrere chi ne avesse avuto bisogno, cosa che è avvenuta. Difatti Open arms fa un altro ricorso”.
“Il 16 agosto Conte manda una lettera a Salvini, avvalendosi della sua funzione di coordinamento del governo, dicendo di accogliere i minorenni”, prosegue Gasparri. “A questa lettera Salvini risponde di non condividere ma di ottemperare. Quindi il presidente Conte dà una rilevanza governativa all’azione, che è ciò di cui la Giunta si deve occupare”.
La difesa di Salvini
Nella sua memoria difensiva depositata in Giunta, Salvini sostiene che non toccava all’Italia indicare un porto sicuro alla nave Open Arms, in quanto questa “aveva prima rifiutato l’offerta di accoglienza di Madrid e poi deliberatamente scelto l’Italia come luogo di attracco e di sbarco”.
“Salvini dimostra di non conoscere Convenzioni Internazionali che regolano soccorso in mare”, ha replicato su Twitter l’ong spagnola Open Arms. “Parla a sproposito di stato di bandiera, assegnazione porto, ingresso in acque territoriali. Le carte Procura parlano chiaro, c’è chi ha rispettato legge e chi l’ha violata”.
La nave Open Arms venne lasciata per 20 giorni a largo di Lampedusa nel periodo di Ferragosto del 2019. Le ipotesi di reato nei confronti dell’ex vicepremier e ministro dell’Interno sono sequestro di persona e omissione di atti d’ufficio.
Sulla nave c’erano 164 persone salvate in zona Sar libica e costrette in condizioni estreme. Qualcuno si gettò in mare nel disperato tentativo di raggiungere la terraferma. Il 20 agosto poi il procuratore di Agrigento intervenne ordinando il sequestro della nave e lo sbarco dei migranti.