Nuovo Dpcm, Conte: “Non manderemo polizia in casa, ma no feste”
In una conferenza stampa durata pochi minuti, il premier Conte ha illustrato le nuove norme anti-Covid presenti nel Dpcm divulgato la scorsa notte e affrontato diversi argomenti, tra cui quello delle feste nelle abitazioni private: ecco cosa ha detto il presidente del Consiglio sulle nuove misure restrittive in vigore da oggi. “La curva epidemiologica sta risalendo in tutta Europa. Alcuni Paesi versano in situazioni molto critiche, l’Italia è in una situazione migliore, ma non possiamo abbassare la guardia” ha dichiarato il premier prima di illustrare le norme anti-Covid del Dpcm.
Conte, quindi, ha dichiarato che “Sono necessari nuovi sacrifici per affrontare questa nuova fase” e per evitare “un lockdown generalizzato”. Per questo il presidente del Consiglio ha invitato i cittadini ad assumere comportamenti corretti anche nelle abitazioni private “indossando le mascherine in presenza di persone non conviventi”. Sulla raccomandazione del governo a evitare feste e riunioni tra le mura domestiche con più di 6 persone Conte ha puntualizzato che l’esecutivo “non manderà la polizia in case private, ma invitiamo tutti ad avere dei comportamenti prudenti in questa fase”.
Rispondendo alle domande dei giornalisti, poi, il premier ha escluso un ritorno della didattica a distanza: “Non ci sono presupposti. Nella scuola le cose stanno andando abbastanza bene e lo diciamo incrociando le dita” affermando che “l’evoluzione peggiore dei contagi” si verifica “nelle relazioni familiari e amicali”. Conte ha ammesso che la situazione dei trasporti è “critica” e che il governo continuerà a lavorare per “monitorare la situazione e investire in per garantire la sicurezza”. A coloro che hanno lamentato una “soppressione” della democrazia in questo periodo di pandemia e causa delle misure restrittive adottate dal governo, il premier ha risposto: “Noi dobbiamo tutelare la vita dei cittadini, il bene più prezioso”.
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