Nicola Zingaretti è stato eletto nuovo segretario del Partito Democratico, stravincendo le primarie con oltre il 60 per cento dei consensi.
Ora, per il presidente della Regione Lazio, inizia la sfida più difficile, quella di diventare un leader nazionale, conquistando anche gli elettori degli altri partiti e facendo tornare il PD maggioritario nel paese.
Una mano, in questo senso, gliela potrebbe dare il fratello Luca, popolarissimo attore e interprete del Commissario Montalbano, il personaggio ideato da Andrea Camilleri.
Già, perché il rapporto tra i due fratelli è sempre stato particolare e all’insegna della militanza politica.
Come riporta Tommaso Labate sul Corriere della Sera, Luca Zingaretti da giovane aveva posizioni più radicali rispetto al fratello Nicola.
“Decenni prima di diventare Montalbano, [Luca] militava nell’estrema sinistra del Pdup” e sfotteva Nicola “dandogli del secchione di destra”, scrive Labate.
“Ed è forse quello che pensava anche la madre, che votava contro il cambio di nome del Pci proprio mentre il figlio maschio più piccolo si apprestava a diventare il primo presidente della Sinistra giovanile, l’organizzazione degli juniores che mandava in soffitta la federazione dei giovani comunisti”.
E proprio il neosegretario del PD ricorda così quegli anni, di militanza politica e non solo, trascorsi col fratello: “Da ragazzo aveva posizioni più radicali e intransigenti delle mie, io avevo una posizione morbida della società. Lui era più atletico, io non tanto. Lui era sicuramente un seduttore, io molto meno”.
Ma il rapporto tra i due fratelli non riguarda solo il passato. Come riporta Repubblica, qualche mese fa Luca ha convocato Nicola per dargli suggerimenti su come parlare in pubblico. Suggerimenti da attore, insomma, per rendere il suo messaggio più diretto e popolare.
“Ora che sei candidato alla segreteria posso darti una mano – ha detto Luca a Nicola – conosco dei professionisti che possono scioglierti in pubblico”.
L’attore avrebbe quindi indicato al presidente del Lazio alcuni esperti di prossemica, per prepararlo ad affrontare il palco e a migliorar la sua oratoria.
Sempre Repubblica riporta questo commento fatto da Zingaretti poco dopo l’elezione a segretario: “Adesso me la cavo e centomila voti sono di Luca”.