Naufragio di Cutro, Piantedosi: “I migranti non devono partire”
Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi è tornato a commentare la tragedia del naufragio avvenuto sulle rive calabresi, in provincia di Crotone, a Steccato di Cutro.
Lo ha fatto davanti a margine di un incontro all’Anci. Il ministro ha rimarcato quanto detto subito dopo la notizia della tragedia, quando aveva detto chiaramente che “i migranti non devono partire”. Oggi ha ribadito: “La disperazione non può mai giustificare condizioni di viaggio che mettono in pericolo le vita dei propri figli”.
Alla domanda su come si possono contrastare gli scafisti, come riporta Open, Piantedosi risponde che il governo ci sta lavorando e che si tratta di “un problema internazionale”.
Immediata la reazione di Medici senza frontiere: “Non possiamo non dire con rabbia che le prime dichiarazione della premier Meloni e del ministro Piantedosi sono poco più di un triste scaricabarile, un ennesimo schiaffo sul volto delle vittime e dei sopravvissuti di questa tragedia”, ha dichiarato Marco Bertotto, direttore dei programmi di Msf Italia nel corso della conferenza stampa sul naufragio di Cutro.
Sul luogo del naufragio, invece, il procuratore della Repubblica di Crotone, Giuseppe Capoccia, ha precisato all’Ansa, che le indagini non riguardano la catena di soccorsi. “Stiamo ricostruendo tutti i passaggi dall’avvistamento in poi per ricostruire cosa è stato fatto e confrontarlo con quello che si doveva fare e che sembra sia stato fatto. Di sicuro le condizioni del mare erano terribili. Qui», ha aggiunto “mancano uomini e mezzi alle forze dell’ordine. Il governo dovrebbe capire che sarebbe necessaria impostare in modo diverso le strutture. In estate abbiamo 3 sbarchi la settimana”.