Il ministro Piantedosi: “Orgoglioso di essere un questurino”
Il ministro dell’Interno Piantedosi, in occasione dell’audizione sulle linee programmatiche del dicastero, è tornato a parlare del naufragio di Cutro, Piantedosi. “L’assetto aereo Frontex che per primo ha individuato l’imbarcazione dopo le 22 del 25 febbraio a 40 miglia nautiche dall’Italia non aveva segnalato una situazione di pericolo o distress a bordo, evidenziando la presenza di una persona sopra coperta e altre sotto coperta e una buona galleggiabilità dell’imbarcazione. Poi c’è stato un peggioramento delle condizioni meteo”, ha affermato il ministro.
Tuttavia, si tratta di una affermazione non veritiera, dal momento che il barcone sul quale viaggiavano circa 200 persone, nella segnalazione ricevuta dal centro di soccorso e coordinamento di Roma era stato segnalato come “imbarcazione in difficoltà” (distress) per poi essere trattato come “problema di ordine pubblico” e non essere soccorso.
Il ministro Piantedosi ha poi relegato il compito di capire di chi sia la responsabilità di quanto accaduto al lavoro della magistratura, che sta ricostruendo i fatti, “questo non vieta al governo di dire nel frattempo quello che sa – ha aggiunto -, ma io personalmente confido nella competenza e nella professionalità delle nostre strutture di ‘law enforcement’ e di ‘search and rescue'”.
Poi ha aggiunto: “Vengo spesso stigmatizzato o giudicato per essere stato un funzionario di polizia, qualcuno ha detto un ‘questurino’. Sappiate che ne sono orgoglioso”.
“Se c’è stata un debolezza del ministero mi assumerò e mi assumo tutte le mie responsabilità”, assicura il ministro Piantedosi in audizione rispondendo a Schlein. “Se andiamo a vedere morti e tragedie degli anni scorsi, in passato sono successi altri episodi simili – ha aggiunto – Se uno guarda il bilancio di quello che avviene da molti anni, i fatti smentiscono” l’assunto di un ministero debole. E ha sottolineato: “Questo governo prima ancora di questa tragedia ha dimostrato di avere riguardo rispetto a quello che c’è dietro ai processi migratori. Noi ci siamo posti il problema prima”.
Piantedosi ha concluso ribadendo la volontà del governo di quintuplicare gli ingressi regolare: “Il collega Lollobrigida, che non ho sentito e che ha chiarito il senso delle sue parole, ha fatto programmazione per i prossimi cinque anni. Calcolando che ci sono stati 83mila ingressi regolari nel 2022 e se le richieste al nostro mercato del lavoro sono di 500mila ingressi regolari, basta moltiplicarlo per cinque ed ecco il proposito di rappresentare a tutti come mandato di governo di mezzo milione di ingressi regolari”.