È morto Paolo Bonaiuti, politico ed ex portavoce di Silvio Berlusconi
È morto Paolo Bonaiuti, politico, giornalista ed ex portavoce di Silvio Berlusconi. Originario di Firenze, è morto a Roma a 79 anni dopo una lunga malattia.
È stato deputato e senatore e anche sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri nei governi Berlusconi II, Berlusconi III e Berlusconi IV.
Bonaiuti fece diverse esperienze giornalistiche arrivando sino alla vice direzione del Messaggero prima di assumere l’incarico a fianco del fondatore di Forza Italia.
Nel 1996, quando la struttura di Forza Italia viene riorganizzata, Bonaiuti diventa responsabile del settore comunicazioni e nel 1997 e’ il portavoce di Silvio Berlusconi. Durante la campagna elettorale, Bonaiuti ha spesso usato la sua abilita’ verbale per polemizzare con gli avversari e Berlusconi, qualificando il suo avversario Francesco Rutelli come un ”portavoce” della sinistra, ha ironicamente proposto Bonaiuti per un confronto con lui.
L’ex fedelissimo del Cavaliere aveva lasciato Forza Italia per aderire al Nuovo centrodestra di Angelino Alfano. Una decisione che lo aveva allontanato definitivamente da Berlusconi.
Morto Paolo Bonaiuti, chi era
Fiorentino doc, Paolo Bonaiuti, è nato il 7 luglio 1940. Laureato in Giurisprudenza, da giovane ha insegnato inglese e ha anche lavorato nella pubblicità come copywriter. Lunghissima la sua carriera come giornalista, prima al “Giorno”, poi, dal 1984 al “Messaggero”, dove arriverà alla vicedirezione nel 1992, prima di diventare lo storico portavoce di Silvio Berlusconi, di cui è stato anche sottosegretario alla Presidenza in tre governi guidati dal Cavaliere.
Nel 1996 viene eletto parlamentare nelle file di Forza Italia per la prima volta: dopo 4 legislature consecutive alla Camera, nel 2013 entra al Senato. Il 21 aprile 2014 abbandona Forza Italia ed aderisce al Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano.
Il 18 marzo 2017, con lo scioglimento del Nuovo Centrodestra, confluisce in Alternativa Popolare.
La notizia della sua scomparsa ha colpito profondamente il Transatlantico, in modo trasversale. I suoi ex colleghi di lavoro e i suoi oppositori, parlamentari, giornalisti e addetti stampa, oggi sono tutti uniti nel cordoglio per la morte di un protagonista della stagione dei governi del centrodestra.
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