L’agenzia di rating Moody’s ha declassato l’Italia a Baa3; l’outlook è stabile (leggi sotto).
Moody’s sostiene che le cause del declassamento di un notch del rating italiano sono imputabili a “un indebolimento della politica fiscale con un deficit di bilancio più alto per i prossimi anni che l’agenzia aveva assunto in precedenza”, come riporta Agi.
Nei prossimi anni, prosegue Moody’s, il debito pubblico italiano si stabilizzerà in rapporto al Pil intorno all’attuale 130 per cento, piuttosto che iniziare la fase discendente così come era atteso.
Il trend del debito pubblico è soggetto alla debolezza delle prospettive economiche che potrebbe alla fine comportare un ulteriore aumento del debito stesso dal già alto livello attuale.
Secondo Moody’s, “lo stimolo fiscale” contenuto nella manovra “fornirà un impulso alla crescita più limitato rispetto a quanto ipotizza il governo”.
Dopo un temporaneo aumento della crescita dovuto alla politica fiscale espansiva, Moody’s si aspetta che il Pil torni a un livello intorno all’1 per cento. moodys taglia rating Italia
Sempre secondo Moody’s, i programmi di politica fiscale ed economica del governo non comprendono un’agenda coerente di riforme che spinga, in modo sostenuto, la crescita dell’Italia attualmente inferiore ai propri partner.
L’outlook stabile riflette il rischio sostanzialmente bilanciato al livello di rating Baa3. Secondo Moody, l’Italia mostra ancora importanti punti di forza del credito che bilanciano l’indebolimento delle prospettive fiscali.
Tali punti di forza comprendono un’economia molto ampia e diversificata, una solida posizione estera con avanzi delle partite correnti e una posizione di investimento internazionale pressoché equilibrata. Le famiglie italiane hanno inoltre un alto livello di ricchezza e un importante cuscinetto contro gli shock futuri oltre a rappresentare una potenziale fonte di finanziamento per il governo, riporta l’Agi. moodys taglia rating Italia
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GOVERNO ULTIME NEWS – Venerdì 19 ottobre – ore 17.40 – Palazzo Chigi: “In bozza manovra non c’era dichiarazione integrativa” – “La bozza del decreto fiscale che gli uffici hanno fatto trovare durante il Consiglio dei Ministri non conteneva la dichiarazione integrativa di cui all’articolo 9: questa norma risultava in bianco proprio perché l’accordo politico è stato raggiunto poco prima e gli uffici non hanno fatto in tempo a tradurlo sul piano della formulazione tecnico-giuridica”, si legge in una nota di Palazzo Chigi sul caso della norma che, secondo Luigi Di Maio, sarebbe stata aggiunta in un secondo momento a sua insaputa. moodys taglia rating Italia
ore 16.00 – Salvini: “Il governo va avanti. Non faccio un regalo al Partito Democratico”. Salvini conferma stima e considerazione a Conte e Di Maio, assicura che non vuole una crisi di governo, auspica che lo stesso valga per M5s ma lancia un messaggio molto chiaro: “Basta scherzetti. Ho aspettato due giorni ma non voglio passare per scemo”. E su Facebook avverte che “quando ci vuole, ci vuole”.
Quel decreto c’era “quei fogli sono a Palazzo Chigi, lo dico a anche beneficio degli elettori 5 stelle” e ripete più volte che “io ero in mezzo tra i due, Conte aveva i fogli e Di Maio verbalizzava con me in mezzo ma passare noi per quelli che hanno fatto il condono proprio no”.
“Il governo non salta. Non ho nessuna intenzione fare questo regalo al Pd e agli speculatori. Questo governo ha il diritto e il dovere di andare avanti, però è da due giorni che gli amici M5s dicono tante cose e io non sono nato per condonare niente a nessuno. Io per scemo non ci passo”. moodys taglia rating Italia
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