Nuove polemiche intorno alle dichiarazioni della ministra della Famiglia Eugenia Roccella. Le nuove forme di patriarcato? Sarebbero favorite dalle filosofie gender, dallo schwa, dalla negazione di usare la parola donna. A dirlo è appunto la titolare del dicastero delle Pari opportunità, intervenendo al convegno di Atreju “Il cuore della nazione: prospettive per una nuova primavera della famiglia”.
“La questione gender nega l’identità femminile – ha detto Roccella – nega che le donne siano tali perché hanno un corpo di donna, che poi è il motivo per cui sono oppresse in tante parti del mondo. Io credo che le schwa, le filosofie gender, la negazione che possa essere usata la parola donna siano una nuova forma di oppressione e di patriarcato. Sicuramente un rischio per la libertà”.
Secondo Roccella “il patriarcato esiste e in maniera feroce in tante parti del mondo. Penso all’Iran, all’Afghanistan e alla lotta solo per togliersi il velo. Nel mondo occidentale, libero, democratico è stato fatto un lungo cammino, non del tutto concluso, ma molto avanti eppure ci sono ancora dei rischi che definirei neopatriarcali”. “Spesso le donne non fanno figli quando li desiderano è perché ci sono ostacoli alla libertà”, prosegue la ministra. “Dobbiamo occuparcene, tornando a dare pari opportunità ad esempio nel mondo del lavoro”.
“È molto importante che Giorgia Meloni sia una donna e sia di destra. E non è un caso. Non è casuale. Le grandi leader europee sono sempre state di destra. Da Angela Merkel a Margaret Thatcher. Chiediamoci perché. Perché a destra c’è un amore per la libertà, un’attenzione per la libertà che include anche la libertà femminile. Una donna che è in grado di affermarsi ha la libertà di farlo più che a sinistra”, ha concluso.