A partire dalla sera del 27 maggio 2018 sono cominciati a spuntare in rete, in particolare sui social network, messaggi contenenti pesanti insulti e perfino minacce di morte nei confronti del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Gli attacchi al Capo dello stato sono partiti dopo il fallimento del tentativo di far nascere il governo a guida M5s e Lega, a causa del rifiuto di Mattarella di nominare come ministro dell’economia Paolo Savona e della rinuncia all’incarico da parte del premier designato Giuseppe Conte.
La Polizia postale sta monitorando i siti web e i social per verificare i comportamenti e le dichiarazioni minacciose nei confronti del Presidente della Repubblica, che costituiscono reato perseguibile d’ufficio, e segnalarli all’autorità giudiziaria.
Il messaggio più gettonato è “Mattarella muori”, a cui in molti mettono “like”, commentando con frasi del tipo “magari subito” o “oggi stesso”.
Altri tirano in ballo anche l’omicidio del fratello del Capo dello stato, Piersanti Mattarella, avvenuto per mano della mafia il 6 gennaio del 1980.
Michele Calabrese scrive: “Dovremmo fargli fare la fine del pezzo di merda del fratello”, mentre Eliodora Zanrosso commenta”Ti hanno ammazzato il fratello cazzo… Non ti basta?”.
C’è chi, come Piero Allegrini, si scaglia anche contro il nuovo premier incaricato Carlo Cottarelli e scrive: “Buongiorno, ma che cazzo andiamo a votare tanto il voto nostro non vale a niente. Mattarella muori venduto tu e Cottarelli”.