Il presidente del Consiglio Mario Draghi si è recato oggi, lunedì 21 giugno, a Berlino per il vertice con la cancelliera tedesca Angela Merkel. Il summit italo-tedesco ha avuto luogo in vista del vertice Ue del 24 e 25 giugno e ha avuto al centro la questione migratoria. Ecco i punti principali toccati in conferenza stampa:
Tema migranti
Sul dossier immigrazione la Merkel ha annunciato che “dobbiamo aprire una prospettiva sul futuro, la Turchia ha tutti i diritti ad essere appoggiata. Non possiamo andare avanti senza la cooperazione con la Turchia”. E il capo del governo italiano si è detto d’accordo: rispondendo a una domanda, Draghi ha replicato con un “si” al rinnovo dell’accordo con Ankara sulla cooperazione sul dossier immigrazione.
L’impegno “è aiutarsi reciprocamente”, dice il premier Draghi. “Abbiamo vicinanze di vedute sulla dimensione esterna del tema”, spiega. “Non è la prima volta che Mario Draghi è a Berlino ma è la prima volta che è qui come premier e gli do il benvenuto”, ha detto Angela Merkel.
Questione Covid
Merkel e Draghi guardano al futuro dell’Europa e alla campagna vaccinale contro il Covid: “Siamo entrambi cauti sulla situazione del Covid, felici che ci sia un sostanziale miglioramento ma è un progresso fragile. La quota vaccini cresce ma ancora non si può dire che ci stiamo avvicinando all’immunità di gregge» anche perché siamo «esposti alle nuove varianti”, ha detto la cancelliera tedesca.
Rapporti Italia-Germania
“Il rapporto tra Italia e Germania è profondo, duraturo e solido. Sono due Paesi fondati sull’europeismo e sull’atlantismo. Le posizioni nei confronti di Usa, Russia, Cina e Nordafrica sono molto molto vicine”, ha detto Draghi in conferenza stampa. “Il governo è impegnato in riforme, si usava dire un tempo strutturali, io direi di sistema, che rendono l’Italia più equa e sostenibile. Questo è l’impegno di questo governo e l’impegno continuerà. Per avere un’Europa più forte occorre avere un’Italia più forte”.
Incognita Europei
Poi, in chiusura, si parla anche degli europei di calcio. “Ho intenzione di adoperarmi perché la finale non si faccia in un paese dove i contagi stanno crescendo rapidamente”, precisa il presidente del Consiglio Draghi, alla domanda di un giornalista sulla eventualità di trasferire la finale dei campionati europei di calcio da Londra a Roma considerato l’aumento dei contagi da Covid nel Regno Unito.
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