Mes e Patto stabilità, opposizioni chiedono audizione urgente Giorgetti. Salvini: “Scelta coerente”
“Riteniamo necessaria e urgente una informativa del ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti”. A chiederlo sono Partito democratico, Movimento 5 stelle, Italia viva e Azione, dopo la mancata ratifica del Meccanismo europeo di stabilità (Mes) e l’approvazione del nuovo Patto di stabilità e crescita Ue.
“Il venti dicembre scorso, dopo mesi di negoziazione, i ministri delle Finanze dell’Unione europea hanno siglato all’unanimità un accordo sulla revisione del Patto di stabilità e crescita (Psc), per la cui approvazione definitiva occorrerà aspettare il voto del Parlamento europeo, prima della fine della legislatura”, hanno dichiarato le opposizioni in una lettera indirizzata al presidente della commissione bilancio alla Camera, Giuseppe Mangialavori di Forza Italia. “All’indomani di questo traguardo comunque rilevante, quale che sia il giudizio di merito, la Camera dei deputati, nella seduta del ventuno dicembre, con un voto dell’Assemblea ha bocciato il disegno di legge che reca l’autorizzazione alla ratifica dell’Accordo recante modifica del Trattato che istituisce il Meccanismo europeo di stabilità”, hanno aggiunto, chiedendo poi l’audizione del ministro leghista.
Dopo l’approvazione della legge di bilancio, Giorgetti aveva spiegato che il suo ministero avrebbe avuto “interesse” che il Mes “fosse approvato per motivazioni di tipo economico-finanziarie”. “Ma per come si è sviluppato il dibattito negli ultimi giorni mi è sembrato evidente che non fosse aria per un’approvazione, per motivazioni non soltanto economiche”, aveva detto ai giornalisti.
A chi gli ricordava che le opposizioni avevano chiesto le sue dimissioni, Giorgetti aveva risposto che “i consigli dell’opposizione sono sempre utili, ma poi permettetemi se decido io”. “Che sul Mes ci fossero problemi era noto a tutti”, aveva aggiunto.
Secondo Matteo Salvini, contrario alla ratifica del Mes, Giorgetti non esce indebolito da questa vicenda perché “abbiamo fatto quello che era giusto fare, ne sono assolutamente orgoglioso”, rivendicando una “scelta coerente”. Con il ministro “abbiamo condiviso, scelto e fatto tutto per il bene degli italiani. Ero con lui ieri, lascio che i giornali scrivano quello che desiderano”. Riguardo la frase con cui Giorgetti dichiarava di avere “interesse che il Mes fosse approvato” il segretario leghista ha osservato: “Come merce di scambio su altro probabilmente è vero”.