Meloni: “Vogliamo dare alle donne il diritto di non abortire”. Scoppia la polemica: “È come Orban”
“Non stiamo togliendo un diritto ma aggiungendolo”. Tornano a far discutere le posizioni di Giorgia Meloni sull’aborto, dopo lo scontro di fine agosto con Chiara Ferragni, che aveva criticato Fratelli d’Italia per l’accesso all’interruzione di gravidanza nella regione Marche. “Vogliamo dare il diritto alle donne che pensano che l’aborto sia l’unica scelta che hanno, di fare una scelta diversa”, ha detto ieri la leader del centrodestra, durante un comizio a Genova.
“Sono surreali le ricostruzioni che dicono che come eventuale primo premier donna toglierei un sacco di diritti alle donne. Quali sarebbero i diritti che vogliamo togliere? L’aborto? No, vogliamo dare alle donne che pensano che l’aborto sia l’unica scelta che hanno il diritto di fare una scelta diversa”, ha aggiunto l’ex ministra. “Non voglio abolire la 194, non voglio modificarla, ma applicarla integralmente anche nella parte che riguarda la prevenzione. Il che significa aggiungere diritti non toglierli”.
Dura l’alleanza Europa verde/Sinistra italiana, che ha accusato Fratelli d’Italia di “[mettere] in campo “politiche contro le donne, che criminalizzano le donne che vogliono interrompere una gravidanza”. In una conferenza, Elisabetta Piccolotti ed Eleonora Evi hanno denunciato la situazione dell’Umbria in cui sembra “stia già accadendo quanto accade nell’Ungheria di Orban, e cioè che le donne che chiedono l’interruzione di gravidanza siano costrette ad ascoltare il battito del feto”, facendo riferimento alla legge da poco approvata dal parlamento ungherese. Una donna che arriva in ruoli apicali in politica “dovrebbe portare avanti i diritti delle donne non percorsi regressivi, conservatori e reazionari”, hanno affermato le esponenti dell’alleanza che si presenta alle elezioni insieme al Partito democratico.
Anche la parlamentare di Italia viva Laura Garavini ha citato il caso dell’Ungheria nell’attaccare Meloni. “In Ungheria le donne che intendono interrompere la gravidanza saranno obbligate ad ascoltare prima il battito del feto. Queste sono le politiche decise dall’Orban al quale si ispirano le nostre destre. A partire dalla stessa Meloni. Che infatti, anche nelle interviste televisive di queste ore, continua ad essere ambigua sul diritto all’aborto. Non è questa l’Italia moderna che le nostre cittadine e i nostri cittadini meritano per il proprio futuro”, ha detto Garavini.