Si è svolta a Montecitorio l’assemblea dei parlamentari di Fratelli d’Italia con la presidente del partito Giorgia Meloni. Tra volti noti, conferme e new entry sono arrivati Giulio Tremonti; l’ex pm Carlo Nordio un po’ emozionato per la sua prima assemblea da eletto; l’ex governatore siciliano Nello Musumeci; Livia Mennunni che ha battuto Emma Bonino e Carlo Calenda a Roma; l’editore toscano Alessandro Amorese; la più giovane della nuova squadra Grazia Di Maggio (di 27 anni); la fedelissima di Meloni, Chiara Colosimo oltre ai capigruppo Francesco Lollobrigida e Luca Ciriani, al responsabile dell’organizzazione Giovanni Donzelli e al responsabile del programma Giovanbattista Fazzolari.
“L’ho detto agli alleati e lo dico anche a voi che siete la squadra di Fratelli d’Italia in Parlamento: puntiamo a dar vita a un governo autorevole e di altissimo livello, che parta dalle competenze. Puntiamo a dare a questa nazione il governo più autorevole possibile. Non c’è spazio per questioni secondarie rispetto a questo obiettivo”, ha detto la leader di Fdi Giorgia Meloni nel suo intervento all’assemblea degli eletti del partito. “Siamo consapevoli del risultato che abbiamo ottenuto e sentiamo la responsabilità di dover affrontare una sfida di governo nella condizione più difficile nella quale l’Italia potesse trovarsi. Ogni qual volta entrerete in Parlamento dovrete pensare a tutti gli italiani che il 25 settembre hanno visto in noi la loro speranza e ci hanno messo in mano il loro futuro. Così come dovrete pensare a tutti quelli che non ci hanno votato perché, in alcuni casi, la speranza l’hanno persa. E dovremmo lavorare per far cambiare loro idea”, ha proseguito.
“Abbiamo portato – prosegue – per la prima volta la destra italiana ad avere la leadership della coalizione di fronte ad una sfida di governo. È una sfida di cui sentiamo tutta la responsabilità e intendiamo affrontarla dimostrando serietà e capacità. E a voi dico: dobbiamo puntare al massimo. E vi auguro di vivere cinque anni di orgoglio e di vittorie”.
“Ogni qual volta entrerete in Parlamento dovrete pensare a tutti gli italiani che il 25 settembre hanno visto in noi la loro speranza e ci hanno messo in mano il loro futuro”. “Così come dovrete pensare – avverte, sempre a quanto si apprende da fonti FdI – a tutti quelli che non ci hanno votato perché, in alcuni casi, la speranza l’hanno persa. E dovremo lavorare per far cambiare loro idea”.