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    Meloni è più ricca grazie ai libri. Da Schlein a Salvini, ecco le dichiarazioni dei redditi dei politici

    Credit: AGF
    Di Enrico Mingori
    Pubblicato il 15 Ott. 2024 alle 13:14

    Scrivere libri si sta rivelando un’attività particolarmente proficua per Giorgia Meloni. Nel 2023 la presidente del Consiglio ha percepito redditi per 459mila euro, il 56% in più rispetto ai 293mila euro dell’anno precedente. E l’aumento – spiegano fonti di Palazzo Chigi al Fatto Quotidiano – è legato proprio al grande successo dei libri co-firmati dalla premier: La versione di Giorgia, scritto con Alessandro Sallusti e uscito nel 2023 per Rizzoli, e Io sono Giorgia, pubblicato sempre da Rizzoli nel 2021.

    Meloni – che ha rinunciato al compenso previsto per il presidente del Consiglio, optando per mantenere quello da deputata ha da poco pubblicato sul sito della Camera la propria dichiarazione dei redditi  relativa all’anno fiscale 2023.

    L’anno scorso il vicepremier Matteo Salvini ha dichiarato 99.699 euro, stessa cifra rispetto al 2022: il segretario della Lega comunicato di aver “liquidato le azioni da lui precedentemente detenute in A2A, Acea Spa e Enel”. Nel suo modello 730, inoltre, si registrano anche 1.346 euro di detrazioni spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio e per misure antisismiche.

    La segretaria del Pd Elly Schlein ha percepito nel 2023 redditi per 98.471 euro, cifra praticamente uguale rispetto ai 94.725 euro dell’anno precedente.

    Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, i due leader di Alleanza Verdi e Sinistra, hanno dichiarato invece rispettivamente 100mila e 98mila euro. Non risultano invece pubblicate, al momento, le dichiarazioni reddituali di Antonio Tajani e Giuseppe Conte: nel 2022 il vicepremier e leader di Forza Italia aveva percepito 76mila euro, mentre il presidente del M5S aveva dichiarato appena 24mila euro.

    Parlamentari e ministri hanno ancora alcune settimane di tempo per pubblicare online le proprie dichiarazioni (la scadenza varia a seconda della carica ricoperta). Tra gli altri, devono ancora presentare la documentazione tutti e tre i parlamentari più ricchi del 2022: il leghista Antonio Angelucci aveva dichiarato 3,3 milioni di euro, il leader di Italia Viva Matteo Renzi 3,2 milioni e il senatore a vita Renzo Piano 2,9 milioni (di chi 2,5 milioni dichiarati in Francia).

    Deve ancora pubblicare la propria dichiarazione 2024 anche il ministro della Difesa Guido Crosetto, che l’anno scorso era risultato essere il più ricco nella squadra del governo con 900mila euro dichiarati per l’anno fiscale 2022.

    Tra i ministri che hanno già provveduto a pubblicare online la loro ultima dichiarazioni dei redditi c’è il titolare della Difesa, Carlo Nordio, che ha visto incrementare i propri redditi dai 200mila euro del 2022 ai 260mila dello scorso anno.

    Orazio Schillaci, ministro alla Sanità, dimezza le proprie entrate dai 227mila euro del 2022 ai 106mila del 2023, mentre Adolfo Urso, ministro delle Imprese, passa da 120mila a 103mila. Stabili, infine, le entrate di Paolo Zangrillo, ministro alla Pubblica amministrazione, che conferma i circa 100mila euro di reddito.

    Non ha ancora pubblicato la propria dichiarazione dei redditi 2024 la ministra del Turismo Daniela Santanchè, che nel 2022 aveva dichiarato 298mila euro.

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