Giorgia Meloni attacca nuovamente le sardine. Che tra la leader di Fratelli d’Italia e il movimento nato a Bologna lo scorso 14 novembre non corra buon sangue è cosa nota.
Subito dopo le elezioni in Emilia Romagna, in cui le sardine hanno contribuito significativamente alla vittoria di Stefano Bonaccini su Lucia Borgonzoni, Meloni era andata all’attacco. In una conferenza stampa, infatti, la leader di Fratelli d’Italia aveva dichiarato: “Le sardine sono servite a violare tutte le regole della campagna elettorale”.
“Il tempo delle sardine non viene computato per la par condicio. È facile far campagna elettorale così. Le sardine hanno fatto una campagna elettorale politica e partitica, noi sappiamo che facevano campagna elettorale per Bonaccini”.
Stavolta, la leader di Fratelli d’Italia ha sottolineato una presunta vicinanza tra il movimento di Mattia Santori e i “poteri forti”. In un post su Twitter, infatti, Meloni ha pubblicato una foto delle Sardine assieme a Luciano Benetton, il patron di Atlantia, la società che controlla Autostrade.
“Le #Sardine alla corte di Luciano Benetton, capo della famiglia che controlla Atlantia e Autostrade spa. Finisce nel ridicolo la favola del “movimento” popolare, spontaneo e alternativo ai poteri forti”, scrive Meloni a corredo della foto.
Per la leader di Fratelli d’Italia, insomma, le Sardine non sarebbero affatto un movimento popolare, e tantomeno “spontaneo”. Meloni sembra quindi alludere al fatto che dietro Mattia Santori e gli altri ci sia una sorta di regia occulta.
Negli ultimi mesi c’è chi ha sostenuto che il vero “manovratore” delle Sardine fosse l’ex premier Romano Prodi, che ha smentito queste accuse ai microfoni di TPI.
Ma, evidentemente, secondo Meloni e la destra sovranista è impossibile che le Sardine abbiano fatto tutto da sole e che non ci siano dietro dei “potenti”.
Poche ore dopo è arrivata la risposta delle Sardine alla Meloni sulla foto con Luciano Benetton: “Non abbiamo pensato che quella foto sarebbe stata strumentalizzata per associare le sardine ai poteri forti”.
A sottolinearlo i quattro ragazzi fondatori del movimento delle Sardine in un post pubblicato su Facebook nel quale rispondono alle polemiche dopo la visita di ieri a ‘Fabrica’, dove hanno incontrato i ragazzi del centro, insieme a Oliviero Toscani e Luciano Benetton che – spiegano – “alla fine è passato per salutare e ascoltare parte del dibattito”.
“Quando i ragazzi ci hanno chiesto di fare una foto di gruppo ci è sembrata una richiesta legittima”, sottolineano, spiegando che “non abbiamo pensato che quella foto sarebbe stata strumentalizzata per associare le sardine ai poteri forti, alle concessioni autostradali, alle tematiche sociali e ambientali legate alla produzione industriale di abbigliamento nel mondo”.
Inoltre, “deluderemo chi ci ritiene in grado di riaprire la trattativa tra governo e Autostrade per l’Italia in sole quattro ore” e “chi pensa che incontrare dei ventenni interessati al legame tra creatività e tematiche politiche sia un endorsement a un modello di sviluppo che in tante occasioni ha dimostrato di essere non sostenibile”.
Dunque, concludono, “ci dispiace per tutte le sardine che in queste ore hanno dovuto rispondere ad attacchi che nulla hanno a che vedere con lo spirito di questo incontro”.