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    Meloni: “Green pass dannoso per l’economia e inutile per la pandemia”

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 12 Ago. 2021 alle 10:46

    “Sono contraria all’utilizzo del Green Pass per accedere alla vita sociale, perché non trovo né utile né giusto che i cittadini siano sottoposti a misure che, lo ricordo, sono in vigore con queste modalità solo in Francia. In Germania, in Spagna, in Grecia non si è mai pensato di impedire di andare al ristorante a chi non avesse una certificazione ad hoc, e non a caso tantissimi turisti — penso solo ai russi vaccinati con Sputnik — hanno scelto destinazioni diverse dall’Italia. Un grave danno”.

    Giorgia Meloni in un’intervista al Corriere ribadisce la sua posizione su Green Pass, ius soli e alleanze. “Il governo sta scaricando le proprie responsabilità su chi non ha i mezzi o l’autorità per fare da controllore. È una normativa senza senso che sta compromettendo la stagione turistica, che non aiuta a superare l’emergenza e che crea problemi di privacy”.

    “Lo ritengo dannoso per la nostra economia già compromessa”, prosegue la leader di Fratelli d’Italia, “e inutile per la gestione della pandemia, perché è falso che dove siedono solo vaccinati non ci si contagi. Se il tema fosse limitare il contagio la nostra proposta di tamponi gratuiti verrebbe accolta, perché un tampone negativo è più sicuro del vaccino in questo. Invece ci dicono che il tampone gratuito disincentiva il vaccino. Ma l’obiettivo è fermare il Covid o vendere il vaccino? La verità è che il green pass è solo uno strumento per introdurre l’obbligo vaccinale senza assumersene la responsabilità”.

    Meloni non si sbilancia su un eventuale sostegno a Draghi al Quirinale, anche se ammette che “significherebbe andare al voto subito dopo”, ma dice anche di non crederci: “Non credo sia la sua intenzione e non vedo in molti interessati a lavorarci”. E sul caso Durigon taglia corto: “Io ho iniziato a fare politica quando fu ucciso Borsellino, non penserei di toccare il nome di un parco dedicato a lui e a Falcone”.

    “Voglio sperare si evitino chiusure, ma succederà solo se l’unico criterio per stabilirle sarà il numero delle ospedalizzazioni, e in nessun caso quello dei contagi. Invece il governo già parla di Dad. Sui vaccini, aumenta chi lo fa perché aumenta la disponibilità del siero. Io contesto l’obbligatorietà per accedere a luoghi che non possono aver provocato l’aumento del contagio, come ristoranti e palestre, a lungo chiusi. Piuttosto, si è pensato di mettere in sicurezza le scuole, potenziare i mezzi pubblici? No, non si fa nulla. Anzi il governo in questo caso dice che il green pass non serve perché non è in grado di fare i controlli sugli autobus. Quindi si scarica su ristoratori, steward, presidi, l’onere di controllare i green pass senza averne l’autorità. Solo a me pare surreale?”, conclude.

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