“Oggi l’Italia celebra il Giorno del Ricordo e rende il suo tributo ai martiri delle foibe e agli italiani” costretti “ad abbandonare le loro case terre per il solo fatto di essere italiani”: la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ricorda le vittime degli eccidi ai danni di militari e civili italiani della Venezia Giulia, del Quarnaro e della Dalmazia ad opera dei partigiani jugoslavi e dell’OZNA, il Dipartimento per la Protezione del Popolo, parte dei servizi segreti militari jugoslavi.
La data del 10 febbraio su scelta perché in questo giorno, nel 1947, fu firmato il trattato di Parigi, che assegnava alla Jugoslavia l’Istria, il Quarnaro, la città di Zara con la sua provincia e la maggior parte della Venezia Giulia, in precedenza facenti parte dell’Italia.
“Centinaia di migliaia di nostri connazionali obbligati a fuggire – ricorda la premier – e che la Nazione, non seppe accogliere come sarebbe stato giusto fare”. La memoria delle foibe “è stata per troppi anni vittima di una vera e propria congiura del silenzio”, attacca Meloni, che ricorda come il Paese abbia “ricucito questa pagina dolorosa della storia nazionale con la legge n. 92 del 30 marzo 2004”.
Un testo che “istituisce la solennità civile che celebriamo oggi e che impegna le Istituzioni a promuovere la conoscenza di quei fatti”. Per le celebrazioni è intervenuto anche il presidente del Senato Ignazio la Russa: “La tragedia delle foibe non può e non deve essere dimenticata, così come deve essere dimenticato l’esodo dall’Istria, dalla Dalmazia, da Fiume, gli italiani che furono di fatto costretti a lasciare le loro case, i luoghi dove erano nati e dove vivevano, e che furono accolti malissimo dall’Italia di allora”.
L’esponente di Fratelli d’Italia era presente al momento dell’approvazione della legge 92 del 2004: “Ero capogruppo di Alleanza nazionale ed ebbi l’onore di firmarla, insieme a Menia”. Anche le opposizioni hanno espresso parole di ricordo per le vittime delle foibe. “Nel giorno del Ricordo – ha scritto la presidente dei senatori del Pd Simona Malpezzi – riviviamo una pagina tragica della storia recente, per molti anni ignorata. Impegniamoci a sconfiggere qualsiasi forma di negazionismo e indifferenza che genera odio: per farlo dobbiamo conoscere la storia e i suoi eventi, conservando intatta la memoria”.
A margine della cerimonia di deposizione di corone d’alloro presso il Monumento agli infoibati ed esuli, in piazza della Repubblica a Milano, Matteo Salvini ha chiesto che il Giorno del ricordo venga commemorato anche a Sanremo: “Poi lascio alla Rai onori e oneri, ma mi auguro che essendo una giornata importante per milioni di italiani il Festival della canzone italiana dedichi qualche secondo a questa pagina tragica. Ma non è che se qualcosa non succede a Sanremo non succede”.
Ieri in conferenza stampa Amadeus si è detto possibilista sulla questione, pur ammettendo che inizialmente non era stato previsto alcun momento di celebrazione per la ricorrenza.
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