Il ruolo dell’opposizione e la possibile cooperazione con il Governo torna a far litigare il centrodestra. Se venti giorni fa Matteo Salvini si era adirato per la mano tesa a Conte da Silvio Berlusconi, adesso – tornato il sereno tra Lega e Forza Italia – è lo stesso leader del Carroccio a manifestare la disponibilità a collaborare con Palazzo Chigi. E a irritarsi, questa volta, è Giorgia Meloni.
“Sono abbastanza stupita. È un momento troppo grave per potersi permettere tatticismi esasperati o fughe in avanti”, attacca la leader di Fratelli d’Italia in una intervista al Corriere della Sera. “Trovo un po’ anomalo che, nello stesso giorno in cui noi leader del centrodestra ci sediamo a un tavolo per coordinare le posizioni, senza avvertirci, prima si facciano aperture a un governo nel quale si prende in considerazione l’ipotesi di siglare un nuovo patto con Pd o M5S con l’obiettivo di far fuori Conte per siglare un nuovo patto tra Pd e M5S, e contemporaneamente si annunci un colloquio con lo stesso Conte”.
Meloni non ha digerito l’apertura di Salvini all’ipotesi di un Governo ponte fino alla fine dell’emergenza pandemica. “Se nasce un nuovo governo oggi dura tre anni, altro che ponte”, osserva la leader di FdI. E “siccome non credo che in questa legislatura si possa immaginare un governo senza Pd, Cinque Stelle o Renzi, penso che non abbia molto senso nemmeno parlarne”.
“Perché aprire a un colloquio in solitaria con Conte, facendo il gioco della maggioranza, che ha come unica intenzione quella di dividerci?”, si chiede Meloni. “È da mesi che tentano di farlo e finora non siamo mai caduti nella trappola”.
“Chiederò a Matteo, magari già domani quando ci vedremo, cosa intendesse”, prosegue la leader di Fratelli d’Italia. “E confido che ci chiariremo, come sempre”.
E Salvini, da parte sua, interviene a chiarire il suo pensiero dagli studi tv di L’Aria che tira di domenica, su La7: “Nessuno vuole andare al governo con Conte, col Pd o coi 5 Stelle”, assicura il segretario della Lega. “Semplicemente è nostro dovere aiutare il Paese in un momento di grande difficoltà, concretizzando possibilmente qualche proposta, con un’azione compatta di tutto il centrodestra”.
Dialogo con Conte? “Vorrei aiutare a risolvere un po’ dei problemi normali e concreti delle famiglie italiane, come le scadenze fiscali e la riapertura delle scuole”, spiega Salvini. “Agli italiani non interessano rimpasti e litigi di governo. In Parlamento ci sono molti stanchi delle promesse, delle chiacchiere e dei litigi dell’attuale governo, che potrebbero dare volentieri una mano a un governo di centrodestra fondato sulle Libertà”.
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