Non è un notizia piccola piccola l’abbandono di Fratelli d’Italia da parte di Massimiliano Rugo, capogruppo nel consiglio comunale del comune di Bibbona, in provincia di Livorno, dove era addirittura candidato sindaco, oltre che essere dirigente provinciale del partito.
Rugo, ex militare della marina e un attuale agente della polizia comunale, sogna di rifondare il Movimento Sociale Italiano (suo padre era missino sua madre era comunista) ed è di destra da sempre.
Il fatto che abbia deciso di scrivere alla Sea Watch (proprio la Ong dell’odiata Carola Rackete) per candidarsi come volontario nel salvataggio di vite nel Mediterraneo non stona per niente con il suo essere di destra sociale come dovrebbe essere intesa: l’etica del salvare “nostri simili che muoiono in mare” (come ha detto Rugo nella sua intervista al Corriere della Sera) e di protestare contro “l’antipolitica di Matteo Salvini che sfrutta a tragedia dei migranti per avere voti” è qualcosa che non ha un colore politico, in un Paese normale, ma che semplicemente sta nei confini della Costituzione.
Solo in questi ultimi anni una certa destra (quella incapace di proporre soluzioni e di immaginare nuovi diritti) si è buttata sulla guerra agli ultimi per semplificare il quadro politico in un’assurda guerra tra disperati.
Avere bisogno di secernere cattivismo per proporre la propria idea d’immigrazione (lecita e legittima se sta nel campo delle regole) è semplicemente un metodo grossolano e pubblicitario di creare un allarme per solleticare la voglia di un uomo forte.
Allo stesso modo la distruzione politica dell’avversario non ha nulla a che vedere con l’idea di Repubblica parlamentare che dovrebbe indurre a un confronto continuo, anche aspro e serrato, per arrivare comunque alla soluzione migliore.
Che un uomo di destra prenda una posizione forte per ristabilire i principi umani e i diritti costituzionali (perché no, cari sovranisti, gli scafisti non si fermano lasciando morire le persone in mare) è una notizia che restituisce almeno un senso di misura.
Però forse sarebbe il caso che allo stesso modo certa sinistra (soprattutto la sinistra tenue di questo tempo debole) la smettesse di innamorarsi di chiunque dica cose scontate (e che dovrebbero essere patrimonio di tutti) come ha fatto Rugo.
Destra e sinistra sono due cose diverse, da studiare e da conoscere.
Destra e sinistra hanno enormi differenze. Sono quegli altri, quelli dei barconi affondati, che sono qualcosa che non c’entra nulla con le regole del gioco.