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    Marsilio (FdI): “Gelmini-Carfagna dai festini a statiste?”. È bufera

    Di Antonio Scali
    Pubblicato il 29 Lug. 2022 alle 21:15 Aggiornato il 29 Lug. 2022 alle 21:35

    Polemica per le parole del presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, esponente di Fratelli d’Italia: “Auguri a Mara Carfagna e Mariastella Gelmini, due persone che fino a ieri erano considerate delle poco di buono, frequentatrici dei salotti e dei festini di Arcore, e oggi sono delle nobildonne e due grandi statiste”. Il riferimento è alle due ministre che hanno lasciato nei giorni scorsi Forza Italia, in contrasto con la decisione di staccare la spina al governo Draghi, e che ora sono approdate in Azione di Carlo Calenda.

    Parole, pronunciate a Sky Tg24, che hanno scatenato dure critiche politiche, in particolare da parte del Pd. “Sono basita per le parole offensive pronunciate da Marco Marsilio nei confronti di Mariastella Gelmini e Mara Carfagna, a cui va la mia piena solidarietà. Parole che confermano tristemente l’opinione che la destra ha delle donne”, scrive su Twitter la capogruppo Pd al Senato, Simona Malpezzi. Per la senatrice abruzzese del Pd, Stefania Pezzopane, “le parole di Marsilio sono vergognose, inqualificabili, inaccettabili. Una roba indegna. Offende due ministre e offende così tutte le donne. Marsilio è presidente della regione Abruzzo, rappresenta la mia Regione, dovrebbe essere un uomo delle istituzioni e invece con i suoi commenti beceri su Carfagna e Gelmini denota una incultura civile spaventosa. Una misoginia insopportabile. Si vergogni”.

    Pezzopane, poi, si rivolge alla leader di Fratelli d’Italia: “Cosa pensa la Meloni di queste parole contro due donne? Dovrebbe chiedere scusa e dimettersi all’istante”. Laura Boldrini parla di “destra preistorica” e dà “del cavernicolo” a Marsilio. “L’emblema del sessismo disgustoso di certa destra”, per la senatrice Monica Cirinnà. “Marco Marsilio, un ‘uomo’, anche presidente di Regione, che si esprime come lei si è espresso nei confronti di Carfagna e Gelmini, peraltro ministri di governo in carica, dimostra di essere un piccolo troglodita. Mi spiace per la Regione Abruzzo. Meriterebbe molto di meglio”. Così su Twitter il leader di Azione Carlo Calenda.

    In serata la replica del diretto interessato. “Gli sgangherati e violenti attacchi della sinistra mi hanno stufato. Non permetto di mistificare le mie parole e di inventare casi nella vecchia e  tradizionale tattica propagandisica della scuola comunista. Maristella Gelmini e Mara Carfagna sono mie amiche e le ho difeso mille volte dagli attacchi violenti e volgari, pubblici e privati, della sinistra, come altrettanto ho fatto con Renato Brunetta, altro mio amico”. Così in una nota il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio. “Ho espresso il dispiacere per la loro scelta e – prosegue Marsilio – ho fatto loro gli auguri, ma nell’esprimere un dispiacere per la loro scelta non ho potuto non sottolineare il fatto che si prestino alla strumentalizzazione della sinistra. Con Mara Carfagna ho avuto modo di chiarire personalmente le mie parole. Ho detto e lo ripeto che per molti anni tutte le donne che gravitavano intorno a Berlusconi sono state oggetto di insulti sessisti, denigrazioni, allusioni pesanti rispetto a pratiche sessuali, se non genericamente considerate dalle femministe militanti e progressiste come schiave della cultura maschilista”.

    “Denuncerò sempre l’ipocrisia e il doppiopesismo della sinistra che – aggiunge Marsilio – per decenni ha massacrato mediaticamente queste persone e che oggi esprime loro una solidarietà pelosa e interessata solo per fare polemiche strumentali; uno in particolare, Calenda, è il primo che deve stare zitto perché non più tardi di 3 anni fa attaccava violentemente Mara Carfagna sul piano personale. Sono pronto a querelare chiunque continui ad offendermi imputandomi offese e insulti personali che non ho fatto perché non mi appartengono. Semmai in 30 anni di impegno politico da quelle offese e da quegli insulti ho difeso esattamente queste persone che oggi mi accusano di attaccare”, conclude Marsilio.

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