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    Europee 2019, vola Marine Le Pen, l’alleata di Salvini che parla di “rivoluzione” (di estrema destra)

    Di Donato De Sena
    Pubblicato il 26 Mag. 2019 alle 20:50 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 01:59

    MARINE LE PEN EUROPEE 2019 – Sicuramente una svolta. Il successo elettorale di Marine Le Pen è destinato a lasciare il segno nelle Elezioni Europee del 2019, non solo in Francia ma in tutto il Vecchio Continente, considerando che la leader del Rassemblent National, l’ex Front National, è al pari della Lega di Matteo Salvini, una delle principali forze del fronte sovranista che si oppone al blocco di Socialisti, Popolari e Liberali.

    Elezioni Europee 2019 | Francia | Marine Le Pen vola

    Secondo i primi exit poll pubblicati dai media belgi, in Francia la lista della Le Pen è primo partito con uno scarto di due-tre punti sulla lista Renaissance del partito di Emmanuel Macron. Il primo avrebbe ottenuto tra il 23 e il 25 per cento contro il 19-22 per cento della lista del presidente. Secondo i primi exit poll della società Ipsos per France 2 invece il Rassemblement National è primo partito con il 23,2 per cento dei voti e la Republique en Marche di Macron al 21,9 per cento.

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    Le Pen è stata tra le protagoniste della campagna elettorale anche in Italia, intervenendo all’evento elettorale in Piazza Duomo insieme a Salvini.  Ospite del Carroccio, la guida della destra francese aveva dichiarato: “Sono contenta di essere a questa magnifica manifestazione”. E non aveva risparmiato frecciate alle tradizionali forze politiche europee e al suo avversario in casa: il presidente Emmanuel Macron, denominato”il re bambino”.

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    “Con i nostri alleati, abbiamo dato al popolo la possibilità di riorientare profondamente la costruzione europea”, ha rivendicato Le Pen in Italia. La leader del Rassemblement aveva aggiunto che “oggi tutti sono protezionisti”. Le Pen ha anche definito “terrificante” il “bilancio del gruppo al quale appartiene il presidente della Repubblica”, “perché – ha detto – l’Alde è il gruppo che si è schierato più in testa per aprire le nostre frontiere all’immigrazione massiccia, per difendere l’ultraliberalismo che ha sacrificato le economie dei nostri rispettivi Paesi, per lottare contro tutto il sistema di protezione sociale”.

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    Dal palco di piazza Duomo Le Pen è stata ancora più netta sulla sua idea, radicale, di Europa. “Quello di oggi è l’atto fondativo di una rivoluzione democratica. Dobbiamo rispondere ora all’appuntamento che la storia ci fissa”, ha detto a Milano senza usare mezze misure. “La nuova armonia europea che stiamo costruendo si appoggia sul valore di ogni popolo. La nostra Europa non è quella nata sessanta anni fa, ma è figlia di Atene e Roma, è figlia di contadini e marinai, di chi ha costruito il Duomo e Notre Dame, di Leonardo e Giovanna d’Arco. Non accetteremo mai che ci venga tolto questo patrimonio materiale e immateriale”.

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