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    Marina Berlusconi: “Sui diritti sto con la sinistra, ognuno deve essere libero di scegliere”

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 26 Giu. 2024 alle 17:03

    Marina Berlusconi al Corriere della Sera: “Sui diritti sto con la sinistra”

    Marina Berlusconi ha rivelato di sentirsi più affine alla sinistra sulla questione dei diritti civili che alla destra.

    La figlia del Cavaliere lo ha affermato in un’intervista al Corriere della Sera in cui ha affrontato numerosi argomenti ribadendo anche di non aver intenzione di scendere in politica: “Assolutamente no, nè oggi, nè in futuro”.

    Parlando della destra italiana, Marina Berlusconi ha affermato di non percepire un’emergenza democratica: “Io proprio non la vedo. Questo governo ha sempre rispettato pienamente le regole della democrazia e in politica estera ha mantenuto la barra dritta su posizioni europeiste e filo-atlantiche. Poi, per carità, ci sono anche temi su cui si può essere più o meno d’accordo”.

    “Personalmente, ad esempio, sui diritti civili. Se parliamo di aborto, fine vita o diritti Lgbtq, mi sento più in sintonia con la sinistra di buon senso. Perché ognuno deve essere libero di scegliere. Anche qui, vede, si torna alla questione di fondo, quella su cui non credo si possa arretrare di un millimetro: la questione della libertà” dichiara l’imprenditrice.

    Parlando della nuova casa editrice che si chiamerà come il papà, Silvio Berlusconi, Marina ha affermato: “Avrà un’unica parola d’ordine: libertà. Non sarà solo un omaggio a mio padre, ma un progetto editoriale che vuole dare più forza al pensiero liberale e democratico, contro ogni forma di totalitarismo, nel nome di quella libertà che finisce solo dove comincia quella altrui”.

    Per Marina Berlusconi “è una riflessione che va ben oltre la dialettica tra governo e opposizioni. Mi sto riferendo a un problema più ampio, che riguarda la nostra civiltà e i nostri valori. In quasi 80 anni di pace abbiamo avuto la fortuna di poter considerare la libertà una conquista acquisita. Non è più così. Due guerre dilaniano i confini dell’Europa, mentre si sta coalizzando un inquietante fronte anti-occidentale, dalla Russia alla Cina. Ma dobbiamo fare i conti anche con un nemico interno, non meno insidioso”: “il successo alle Europee di movimenti con idee antidemocratiche non può non allarmare. Le preoccupazioni sulle conseguenze del prossimo voto negli Stati Uniti aumentano”.

    “Penso – aggiunge Marina Berlusconi – che a Bruxelles si debba fare una riflessione molto profonda. Dietro il diffondersi di certe simpatie antidemocratiche c’è anche una crescente insofferenza, quasi una rabbia, verso l’Europa del troppo controllo, del dirigismo, della burocrazia. La risposta però non può certo essere quella di rinchiudersi nei propri confini. Al contrario, serve un’Europa più forte e più coesa, capace di far percepire alle persone tutti i benefici di una vera unità. Senza ambiguità su valori come libertà e democrazia, a cominciare dal sostegno all’Ucraina. Insomma, l’Europa può essere la nostra salvezza, oppure, attenzione, la nostra rovina”.

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