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    Patriarca (Forza Italia): “Boccia? Era poco più di una hostess, ha provato ad agganciare tutti”

    Di Giovanni Macchi
    Pubblicato il 6 Set. 2024 alle 11:47

    Maria Rosaria Boccia? “Diciamo che ha provato ad agganciare un po’ tutti noi parlamentari campani, ha fatto il giro completo”. Lo rivela Annarita Patriarca, 53 anni, deputata di Forza Italia originaria di Napoli.

    “L’ho incrociata circa un anno fa, era la moderatrice di una conferenza stampa a Montecitorio”, spiega l’onorevole in un’intervista al Corriere della Sera. “Presentavo una mozione per istituire scuole di specializzazione specifiche e un albo professionale per medici e chirurghi estetici”.

    Boccia “era già prevista nello staff, credo al seguito di qualche medico, si qualificava come esperta di moda, presidente di non mi ricordo quale associazione. Dava la parola. La mozione l’ho preparata io, sia chiaro. Lei era un poco più di una hostess”.

    Patriarca racconta che la 41enne di Pompei che sta mettendo in serio imbarazzo il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano aveva affiancato in passato diversi parlamentari. “So che ha lavorato anche con altri colleghi. Ma con ciascuno di loro per una volta sola, non ha mai ottenuto il bis, si chieda perché”, dice.

    La forzista cita tre nomi: Catello Vitiello, ex deputato di Vico Equense passato nella scorsa legislatura dal M5S a Italia Viva; Gimmi Cangiano, casertano, oggi alla Camera nei banchi di Fratelli d’Italia e noto le sue relazioni con Valeria Marini e con l’ex Miss Italia Denny Mendez (sua attuale compagna); e la cosentina Simona Loizzo, deputata della Lega.

    “Si vedeva che non era una sprovveduta, ma una che si sa inserire”, dice Patriarca di Boccia. “Si è sempre interfacciata con la mia assistente. Cercava di accreditarsi dove poteva, ovvio. Nel nostro ambiente ne trovi milioni che provano a entrare”.

    “Noi politici – sottolinea la parlamentare – siamo abituati ai questuanti che ti tampinano, basta prendere le misure. Sono del territorio, di Gragnano, loro [i cittadini di Pompei, ndr] sono famosi per gli scavi, noi per la pasta. Con me è difficile, non attacca. Ma conosco la famiglia, hanno un negozio di abbigliamento a Pompei”.

    “Sangiuliano – osserva infine Patriarca – in fondo fa tenerezza, ci è proprio cascato. Ne esce distrutto, anche dal punto di vista umano è davvero una brutta storia”.

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