Marche, candidato del centrodestra alla cena su Mussolini
Una cena su Mussolini, commemorativa della marcia su Roma, un banchetto per inneggiare al Ventennio, con tanto di fasci littori e frase del Duce. È l’esperienza vissuta da Francesco Acquaroli, l’esponente di Fratelli d’Italia che la coalizione di centrodestra ha appena scelto come candidato alla carica di presidente della Regione Marche. Ex sindaco di Potenza Picena, dal 2018 deputato, l’aspirante governatore il 28 ottobre scorso ottobre partecipò a una cena con i simboli fascisti ad Acquasanta Terme, cittadina in provincia di Ascoli Piceno in cui nel 1944 venne commesso un feroce eccidio nazifascista.
L’incontro, organizzato dal segretario provinciale di Fdi Luigi Capriotti, si teneva proprio nell’anniversario della Marcia su Roma. Si svolgeva a pochi chilometri dalle frazioni di Pozza e Umito, dove l’11 marzo 1944 furono trucidate 42 persone, tra le quali 12 abitanti del posto e 30 partigiani. Tra le vittime c’era una bambina di 11 mesi, bruciata viva davanti agli occhi della madre. A tavola, quella sera di un anno fa, si trovavano erano menù con fasci littori e foto di Mussolini, e altri riferimenti al Duce, al fascismo, accostati a quello del partito di Giorgia Meloni. In una locandina comparivano parole del dittatore e la celebrazione del 28 ottobre 1922, indicato come “giorno memorabile e indelebile”.
La cena con l’ombra dell’apologia del fascismo fece discutere anche a livello nazionale. “Nessun tg Rai ha dato la notizia”, polemizzò il deputato di Italia Viva Michele Anzaldi rilanciando un servizio del telegiornale di La7.
Il nome di Acquaroli come candidato presidente nelle Marche è stato confermato dopo il vertice del centrodestra che ha sciolto i nodi sui candidati della coalizione alle elezioni regionali di settembre, ufficializzando la corsa di Stefano Caldoro per la Campania, Susanna Ceccardi per la Toscana e Raffaele Fitto per la Puglia (oltre a quelle di Giovanni Toti in Liguria e di Luca Zaia in Veneto).
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