Manovra, Leoluca Orlando a TPI: “Le amministrazioni locali vengono sempre lasciate indietro”
Manovra e enti locali, Leoluca Orlando, sindaco dem di Palermo, ai microfoni di TPI dice la sua sulla nota di aggiornamento al Def appena ufficializzata dal governo giallo-rosso. “Manca ancora un approccio istituzionale corretto nei confronti delle amministrazioni comunali. Siamo stanchi di essere sempre visti come soggetti da tenere a bada”, dice Orlando.
“Noi siamo un pezzo dell’istituzione – sottolinea il sindaco siciliano – e richiediamo il rispetto adeguato. Non sto parlando di soldi, ma di modifiche strutturali per gli enti locali”.
Poi, sui tagli, Orlando commenta: “Essendo sindaci, siamo ottimisti per natura. Dobbiamo sperare che domani vada meglio di oggi. Ma al momento attendiamo troppi tagli alle amministrazioni locali con questa manovra”.
Manovra e enti locali: la posizione del sindaco Orlando
Intanto, per quanto riguarda l’appartenenza al Partito Democratico, Leoluca Orlando resta un’anomalia: il Professore ha sì la tessera del Pd, ma finora si è tenuto ben lontano dalle vicende di un partito che nell’Isola ha vissuto una stagione congressuale travagliata e culminata con l’addio di Davide Faraone, ben prima della nascita del nuovo movimento renziano.
Il primo cittadino non ha preso parte né alle primarie nazionali né a quelle regionali, evitando di schierarsi con le singole correnti che pure contano big palermitani del calibro di Giuseppe Lupo, Antonello Cracolici e (l’ormai ex) Faraone. Ma la nascita del Conte bis sembra aver riacceso l’interesse di Orlando per il Pd, visto più volte nella Capitale per incontrare, insieme a sindaci e governatori dem, il segretario Zingaretti.
Orlando cerca forse appigli romani non tanto per ritagliarsi un ruolo nel partito, quanto per riallacciare un filo diretto col governo nazionale di cui ha bisogno per la città.