La manifestazione delle sardine per protestare contro la Lega a Bologna
Oltre 13mila persone si sono radunate in Piazza Maggiore, a Bologna, per la “manifestazione delle sardine“, organizzata in contemporanea alla convention Lega al Paladozza, dove Salvini ha inaugurato la campagna elettorale per le regionali in Emilia Romagna.
“Al nostro flash mob in piazza Maggiore hanno partecipato 12-13mila persone” hanno dichiarato gli organizzatori della manifestazione.
L’obiettivo della “manifestazione delle sardine” era proprio quello di portare sul Crescentone (la parte leggermente rialzata al centro della piazza) 7mila persone, strette, appunto, come sardine.
Il numero era stato scelto alla vigilia dell’evento leghista proprio perché è leggermente superiore alla capienza del Paladozza dove, in contemporanea, Salvini ha tenuto il suo primo comizio romagnolo per presentare la candidata Lucia Borgonzoni. Ma il numero di manifestanti ha superato le aspettative.
La mobilitazione delle sardine era nata spontaneamente al grido “Bologna non si lega” qualche giorno fa su Facebook, raccogliendo numerose adesioni.
I partecipanti erano stati invitati a presentarsi in piazza con una sardina, disegnata su cartone.
Dopo un minuto di silenzio, in piazza Maggiore è partita la musica, cominciata con ‘Com’è profondo il mare’ di Lucio Dalla.
In mezzo a tanti giovani e famiglie, anche numerosi esponenti del Pd, sindaci e amministratori del territorio.
“Piazza Maggiore: qui c’è una Bologna bellissima. Grazie ai ragazzi che l’hanno organizzata”, scrive su Twitter il segretario del Pd, Nicola Zingaretti.
Poche ore prima la polizia aveva represso con gli idranti un’altra manifestazione organizzata in occasione della convention Lega, quella dei centri sociali e dei collettivi studenteschi, che si stavano avvicinando in marcia al Paladozza.
Il palazzetto di Bologna è quello in cui Enrico Berlinguer fu scelto come segretario del Pci nel 1969 e lo stesso in cui nel 1990 si tenne l’ultimo congresso del Pci voluto da Occhetto dopo la svolta della Bolognina. È qui che Salvini ha scelto di iniziare la sua “partita” per la conquista della storica regione rossa che, per il momento, sembra aver mostrato la voglia di resistere, almeno in piazza Maggiore.