La nuova regola del “mandato zero” che potrebbe presto applicarsi ai neo-consiglieri comunali del Movimento Cinque Stelle sta suscitando molti commenti ironici sui social network.
La regola è stata annunciata e illustrata ieri, lunedì 22 luglio, dal capo politico del M5S, Luigi Di Maio, con un video pubblicato sulla sua pagina Facebook. Il “mandato zero”, ha spiegato Di Maio nel tutorial, “è un mandato, il primo, che non si conta nella regola dei due mandati, cioè un mandato che non vale”.
“Se tu vieni eletto consigliere comunale o di municipio al primo mandato e lo porti avanti tutto e poi decidi di ricandidarti e non diventi né presidente di municipio né sindaco, allora il tuo secondo mandato, quello precedente, cioè il mandato zero, non vale”, ha precisato il leader dei Cinque Stelle.
Prima di entrare in vigore, la nuova regola interna al Movimento dovrà essere approvata dagli iscritti sulla piattaforma Rousseau. L’introduzione del “mandato zero”, come spiegato da Di Maio, mira a superare le rigidità del vincolo del doppio mandato che in questi anni è stata una delle bandiere anti-casta del M5S.
“Il principio vero è che tante persone, giustamente, decidono di non ricandidarsi la seconda volta al Consiglio comunale come sindaco, perché semplicemente pensano che magari avendo delle armate di sette, otto liste contro, hanno serie difficoltà a riuscire a diventare sindaci e quindi la loro esperienza che hanno maturato nel primo mandato vorrebbero portarla in Parlamento, in Consiglio regionale, e scelgono di non ricandidarsi”, ha sottolineato Di Maio.
L’annuncio della nuova regola, tuttavia, ha scatenato l’ironia di molti commentatori sui social network. “Il primo è giusto pe dà ‘n’occhiata”, ha scritto la pagina satirica Le frasi di Osho. “Il ‘mandato zero’ è il primo politico eletto tra i Cinque Stelle, che poi ha infettato tutti gli altri”, ha commentato Spinoza.
Anche l’agenzia di onoranze funebri Taffo, nota per i suoi post sarcastici, è intervenuta sul tema: “Vi ricordiamo che la regola del mandato zero non vale per le funzioni funebri. Si entra una volta sola”, ha scritto su Twitter.
Non solo messaggi ironici, però. La nuova regola annunciata da Di Maio è stata commentata anche dal mondo della politica. “‘È un mandato, il primo, che non si conta nella regola dei due mandati. Cioè, è un mandato che non vale’, dice Di Maio anche detto il giustiziere della casta. Ma nel M5S il comico non lo faceva Beppe Grillo?”, ha scritto la deputata di Leu Laura Boldrini.
“Il Movimento 5 Stelle, per aggirare la (loro) regola dei due mandati, introduce il ‘mandatozero’. L’hanno chiamato così perché ‘ennesima presa in giro nei confronti dei nostri elettori per rimanere attaccati alla poltrona’ evidentemente era troppo lungo”, ha osservato la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.