Monica Maggioni intervista il presidente Assad, ma l’azienda non programma la messa in onda
Monica Maggioni, in qualità di amministratore delegato di Rai Com, ha intervistato il presidente siriano Bashar al-Assad, ma l’azienda della radio e televisione pubblica non ha mandato in onda né programmato l’intervista, scatenando l’irritazione di Damasco.
La messa in onda
“In merito all’intervista al presidente siriano Bashar al Assad, la Rai informa che la renderà disponibile su RaiPlay”, annuncia una nota di Viale Mazzini quando si è conclusa da pochi minuti la messa in onda sulla tv siriana. Il colloquio tra la Maggioni e Assad sarà disponibile già dalla sera del 9 dicembre, intorno alle 21.
L’ultimatum del governo siriano
Dal governo siriano era arrivato l’ultimatum nella serata del 7 dicembre su Facebook: se viale Mazzini non manderà in onda entro domani l’intervista, che avrebbe dovuto essere “trasmess il 2 dicembre su Rainews 24”, il governo siriano si prenderà la libertà di programmarla sui suoi media senza la contemporaneità prevista dagli accordi.
A commentare la questione spinosa è oggi 8 dicembre l’amministratore delegato della Rai Fabrizio Salini: “L’intervista al presidente siriano Bashar al Assad, realizzata dall’ad di Rai Com, Monica Maggioni, non è stata effettuata su commissione di alcuna testata Rai. Pertanto non poteva venire concordata a priori una data di messa in onda”.
Salini, a quanto si apprende, sarebbe stato informato che l’ex direttrice di Rainew24 ed ex presidente Rai aveva la possibilità di effettuare l’intervista ad Assad e che sarebbe andata a realizzarla nelle vesti di ad di Rai Com. L’intervista sarebbe stata proposta ad alcune testate dell’azienda, ma nessuno avrebbe voluto trasmetterla rivendicando la professionalità dei propri giornalisti.
L’attesa ha irritato non poco il governo siriano: “Il 26 novembre 2019, il presidente al-Assad ha rilasciato un’intervista alla Ceo di Rai Com, Monica Maggioni”, ha scritto l’ufficio stampa della presidenza siriana. “Si è convenuto che l’intervista sarebbe andata in onda il 2 dicembre su RaiNews 24 e sui media nazionali siriani”.
Questo però non è accaduto e, come spiega ancora Damasco, “RaiNews 24 ha chiesto di posticipare la messa in onda senza ulteriori spiegazioni”. Dopo il primo rinvio ne sono arrivati altri due: “Questo è un ulteriore esempio dei tentativi occidentali di nascondere la verità sulla situazione in Siria e sulle sue conseguenze sull’Europa e nell’arena internazionale”, si legge ancora nel comunicato dell’ufficio stampa di Assad.
A intervenire sulla faccenda è stato anche il sindacato dei giornalisti dell’azienda della tv pubblica: “Chiarito che né Rainews24 né alcuna altra testata della Rai ha commissionato l’intervista al presidente della Siria Assad, né quindi ha preso impegni a trasmetterla, chi ha assunto accordi con la presidenza della Siria per conto della Rai? E perché? Fermo restando che non si può cedere ad alcun ultimatum da parte di nessuno, men che meno da parte del capo dello Stato di un Paese straniero, siamo di fronte a una vicenda imbarazzante”. Per il sindacato dei giornalisti di Viale Mazzini, “la Rai deve fare chiarezza con urgenza e individuare le responsabilità. Senza alcun tentennamento. Questa volta è in gioco l’autorevolezza della Rai, la credibilità internazionale sua e dell’Italia”.
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