Il 21 aprile i cittadini della Macedonia del Nord sono chiamati alle urne per eleggere il presidente: si tratta delle prime elezioni dopo l’entrata in vigore dell’accordo con la Grecia sul nuove nome del paese ex jugoslavo.
Le urne si sono aperte alle 7 e chiuderanno alle 19. I primi risultati parziali si conosceranno solo in tarda serata. A metà dello spoglio è in leggero vantaggio il candidato governativo Stevo Pendarovski. Come ha reso noto la commissione elettorale, Pendarovski ha finora ottenuto il 42,65 per cento dei voti, rispetto al 41,33 per cento conquistato dalla rivale Gordana Siljanovska-Davkova, sostenuta dall’opposizione conservatrice.
Blerim Reka, esponente della minoranza albanese, ottiene sin qui l’11,83 per cento del consenso. L’affluenza è stata pari al 39,83 per cento, in calo rispetto al 48,86 per cento delle precedenti presidenziali nel 2014.
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I candidati
I candidati per la carica di presidente sono tre e se, come sembra probabile, nessuno dovesse ottenere al primo turno la maggioranza del 50 per cento più uno necessaria per garantirsi il posto di capo di Stato, si andrà al ballottaggio fra i primi due candidati, previsto per il 5 maggio.
Secondo quanto rilevato dagli ultimi sondaggi, il candidato governativo Stevo Pendarovski sarebbe in lieve vantaggio rispetto a Gordana Siljanovska-Davkova, la rappresentante dell’opposizione conservatrice.
Il presidente
Il mandato del presidente in carica, il conservatore Georgji Ivanov, scade il 12 maggio. Ivanov non ha potuto ripresentare la sua candidatura avendo già ricoperto due incarichi quinquennali.
Il voto del 21 aprile è monitorato da osservatori dell’Osce e da alcune organizzazioni locali.