M5S, Di Maio sconfessato da voto Rousseau: chi sono i possibili successori
I successori di Di Maio nel M5S. Dopo il voto M5S sulla piattaforma Rousseau che ha sconfessato i vertici del Movimento, con la vittoria dei favorevoli alla presentazione delle liste alle Elezioni Regionali in Emilia Romagna e Calabria, sorgono interrogativi sulla leadership di Luigi Di Maio. Il modo in cui il ministro degli Esteri detta la linea è causa di malumori interni, e già si valuta un piano B per una sua sostituzione in caso di fine anticipata dell’esperienza di governo con il Pd.
Il capo politico è ormai circondato solo dai governisti, ovvero da coloro che lavorano per mantenere vivo l’esecutivo con i Dem e sostenere il lavoro del premier Giuseppe Conte, ma è stato abbandonato da alcuni fedelissimi.
Oggi Repubblica segnala l’allontanamento del sottosegretario Riccardo Fraccaro e del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. È stato il Guardasigilli a portare Conte nel M5S. E proprio lui, Bonafede, a Di Maio avrebbe ricordato: se devo scegliere tra te e lui scelgo lui. “Così si fa chiarezza”, avrebbe commentato Di Maio.
I nomi: Di Battista e Taverna
Secondo il ministro degli Esteri con una rottura della maggioranza di governo lo scettro del Movimento non passerebbe nelle mani di Conte. “In panchina i 5 Stelle hanno un solo uomo: Di Battista. C’è una crisi? Non reggiamo? Allora tocca ad Alessandro”, è la frase di Di Maio riportata da Repubblica.
Ma chi sono le figure più accreditate come successori dell’attuale leader pentastellato? I nomi che circolano in queste ore sono due. Oltre a quello di Di Battista, si parla di un altro esponente storico del Movimento, Paola Taverna, come riportato in un articolo del Fatto Quotidiano.
A guardare i regolamenti, la successione di Di Maio dovrebbe spettare al senatore Vito Crimi, attualmente presidente del collegio di garanzia del M5S. Ma Di Battista e Taverna vengono considerati in campo come i due protagonisti della vera partita per diventare capo politico.
Con Di Battista certamente verrebbe confermato il patto di ferro tra i due giovani leader.