Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Politica
  • Home » Politica

    Svolta storica per il M5S, vince il sì al 2×1000. Conte: “È il principio della democrazia diretta”

    Bandiera M5s Credits: Twitter
    Di Maria Elena Marsico
    Pubblicato il 30 Nov. 2021 alle 16:11

    Il Movimento 5 Stelle ha detto sì al finanziamento del 2×1000. Il 72% dei votanti si è, infatti, espresso a favore. Hanno partecipato 131.760 degli aventi diritto, come si legge sul sito del M5S. “Io ho preso atto di una richiesta che era già sul tavolo, e mi è sembrato opportuno che fosse discussa e votata. Se accettiamo il principio della democrazia diretta, è questo”, ha detto l’ex premier e ora presidente del M5s, Giuseppe Conte, che ha anche definito questo passaggio “significativo. Segna uno scarto rispetto al passato”.
    La votazione si è svolta sulla piattaforma SkyVote e hanno votato “no” 9531 persone (il 28,06%). Finora il Movimento si era sempre opposto a questo finanziamento e l’ex premier aveva detto in precedenza che se fosse prevalsa la linea del no non sarebbe cambiato nulla.
    “C’è stata anche la votazione per la destinazione delle restituzioni, 4 milioni andranno a iniziative di solidarietà e a progetti del Cnr” ha aggiunto Conte.

    Sul tema del 2×1000 si era espresso in modo favorevole Vito Crimi, portavoce del M5s e titolare del trattamento dati degli iscritti: “Considerato il taglio dei parlamentari, bisogna prendere atto della necessità dei fondi pubblici” ha detto, e anche iscrivendosi al registro dei partiti, la natura dei 5 stelle sarebbe stata sempre quella di movimento politico.

    Contrario, invece, l’ex deputato cinquestelle Alessandro Di Battista che su Facebook ha scritto: “Il Movimento, nel 2013, rifiutò 43 milioni di euro di finanziamento pubblico ed era un bel Movimento” aggiungendo che il M5s “votò contro la legge del governo Letta che istituiva il 2×1000 ai partiti sostenendo che fosse un finanziamento pubblico mascherato”. Ha concluso scrivendo: “Oggi il neomovimento si avvita su sé stesso. Incapace di ottenere donazioni puntando sull’identità (e ti credo, governa con Renzi, Salvini, Bonino, Berlusconi, Letta e sotto Draghi) segue la strada di tutti gli altri partiti… una strada che un tempo non avrebbe imboccato nemmeno sotto tortura”.

    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version