Alessandro Murenu non sarà più il candidato sindaco di Cagliari del Movimento 5 Stelle. Il movimento guidato da Luigi Di Maio, infatti, ha revocato la certificazione del simbolo a Murenu.
La scelta è stata motivata così: “Ci sono valori che fanno parte del Dna del MoVimento, come l’idea di una donna che ha diritti e doveri identici a quelli dell’uomo. Nel lavoro, in famiglia, in amore. Chi vuole associare rivendicazioni come quelle espresse a Verona contro la donna al simbolo del MoVimento, si sbaglia di grosso ed è fuori dal nostro progetto”.
Murenu, infatti, mercoledì 15 maggio era finito nell’occhio del ciclone per diversi post pubblicati in passato su Facebook e scovati da alcuni utenti in cui si scagliava contro l’aborto e le unioni civili.
Poche ore dopo, l’ex candidato sindaco aveva provato a correggere il tiro dichiarando in una nota: “La legge 194 non si tocca, così come non si torna indietro sui diritti delle persone omosessuali. La mia vita professionale e familiare testimonia questi valori, anche a difesa dei diritti dei migranti, ma prendo atto che con l’apertura della campagna elettorale si è messa in moto anche la macchina del fango. Non è la prima volta che contro i candidati del Movimento la realtà viene stravolta, e questa ne è l’ennesima riprova”.
Alessandro Murenu successivamente ha cancellato il suo profilo Facebook, ma questo non è bastato evidentemente a convincere i vertici del Movimento 5 Stelle a lasciarlo come candidato sindaco.
Fonti vicine al Movimento 5 Stelle spiegano che alle elezioni amministrative cagliaritane, in programma domenica 26 maggio, non ci sarà alcun candidato a rappresentare il M5S.
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