Lettera di un lettore di TPI alla redazione:
Conte è un bel personaggio ma non rispecchia l’elettore tipo del M5S, tant’è che non lo ha mai votato, sarebbe stato meglio che, in maniera possibilmente più trasparente, si fosse fatto il suo partito di centro sinistra, caricandosi il peccato originale della crisi identitaria del Movimento, ovvero buona parte di quegli scappati di casa, oggi terrorizzati dal tornare a vivere come erano vissuti prima di farsi votare da noi, convincendoci con quel triste video su Rousseau e quattro parole di curriculum che spesso non andava oltre al titolo di studio.
Il Movimento sarebbe stato libero di conservare le regole e i principi attraverso i quali ha raggiunto il consenso che meritava.
Grillo, Di Battista, Casaleggio, Morra, Lezzi e tanti altri che non hanno perso le palle per strada, avrebbero potuto continuare, con la dignità della coerenza, quel percorso tracciato da Casaleggio Padre ed esaltato da Dario Fo.
Gianroberto era l’unica grande mente di quella che avrebbe potuto ancora continuare ad essere la più grande rivoluzione senza armi degli ultimi trent’anni, che ha convinto tantissima gente a riprendere in mano quella matita copiativa per mettere, finalmente, una croce su un simbolo del quale non ci si debba vergognare.
Maurizio Contigiani