Ieri, 17 giugno, il M5s è sceso in piazza a Roma per manifestare contro la precarietà. Alla testa del corteo, insieme al leader Giuseppe Conte, a sorpresa si è presentata anche la segretaria del Pd Elly Schlein, che ha cambiato idea dopo una telefonata con l’ex premier. Ma a rubare la scena, e far scoppiare la polemica politica, è il discorso del fondatore del Movimento Beppe Grillo: “Fate le brigate di cittadinanza, mettetevi il passamontagna e di notte, senza farvi vedere, fate i lavoretti, sistemate i marciapiedi. Reagite”, ha detto dal palco.
“Vi ho presi piccolini – ricorda il comico genovese – e ora siete ammucchiati a guardare il leader. Volete il leader! Siate leader di voi stessi”. Da qui l’incitamento, tra l’ironico e l’incendiario, alle brigate di cittadinanza. Parole che fanno scattare la bagarre. “Gravi, sconcertanti e inaccettabili parole di Grillo”, replica in una nota la Lega. “Ha istigato alla violenza”, twitta Enrico Borghi del Terzo polo. Anche la dem Pina Picierno attacca le “farneticazioni” del garante. E Giorgio Mulé di Forza Italia avverte: “Quella di Beppe Grillo non è una buffonata, ma un pericoloso invito a sollecitare menti deboli ad azioni violente”. Durissimo anche il capogruppo di FdI alla Camera, Tommaso Foti, secondo cui Grillo “dovrebbe vergognarsi e chiedere scusa”.
Dal Movimento, però, provano a minimizzare. Il riferimento alle brigate di cittadinanza è relativo a un suo post di ottobre e l’uso del passamontagna — spiegano — è dovuto al fatto che “le leggi vietano che qualcuno ripari una panchina, quindi bisogna farlo di nascosto”. “L’unica forma per contrastare l’intelligenza artificiale che farà centinaia di milioni di disoccupati sarà quella di abbinare un reddito unico universale incondizionato”, spiega ancora il fondatore dei 5 Stelle, ritirando fuori un suo vecchio cavallo di battaglia.
Non manca poi una stoccata al leader: “Raccogliete i progetti e mandateli a Conte. Conte prima o poi li capirà”. “Io non ho più mandato a fanc… nessuno, sono come padre Marinano “pace e bene”… e ora però andate a fanc… tutti”, conclude Grillo in tono liberatorio.
Soddisfatto per la riuscita dell’evento il leader Conte: “È stata un’orgia celebrativa. Mi hanno attaccato perché non sono andato al funerale. Noi non siamo ipocriti. Nessuno ci può impedire la nostra azione politica, dove non ci può essere chi ha contribuito al degrado dell’etica pubblica”. La presenza degli altri esponenti delle opposizioni come Schlein e Fratoianni rappresenta un chiaro messaggio politico: “Siamo sempre disponibili al dialogo. Dobbiamo lavorare su battaglie comuni, su temi, non su incontri di vertice. Apprezzo che siano venuti Elly Schlein, Nicola Fratoianni, tantissime forze sociali e civiche”. “Lavorare insieme contro la precarietà – dice Schlein – per il salario minimo e per il reddito. Avete fatto bene a mobilitarvi Giuseppe”. La foto della giornata è certamente l’abbraccio tra al segretaria dem e l’ex premier grillino.