Il Movimento, in quanto titolare del trattamento dei dati degli iscritti, ha “diritto di disporne” e di “poterli utilizzare per i suoi fini istituzionali”. Lo ha stabilito il Garante per la protezione dei dati personali. L’Associazione Rousseau “dovrà quindi consegnare al Movimento 5 Stelle, entro 5 giorni, i dati degli iscritti di cui l’Associazione risulti responsabile. Potrà invece continuare a utilizzare i dati di quegli iscritti rispetto ai quali sia anche titolare del trattamento”.
Dalla documentazione acquisita dall’Autorità, il Movimento 5S e l’Associazione Rousseau risultano essere, rispettivamente, titolare e responsabile del trattamento dei dati degli iscritti al Movimento. In base alla normativa sulla privacy, il responsabile, “su scelta del titolare del trattamento dei dati”, è tenuto a cancellare o restituire tutti i dati personali, “dopo che è terminata la prestazione dei servizi richiesti relativi al trattamento”. Questa disposizione, conclude il Garante, deve essere applicata in tutti i casi che regolano il rapporto titolare-responsabile.
Davide Casaleggio e l’associazione Rousseau, da quando Beppe Grillo ha affidato la rifondazione del Movimento 5 stelle a Giuseppe Conte, si rifiutano di consegnare i dati degli iscritti al Movimento. La motivazione nasce dal fatto che il capo politico reggente Vito Crimi sarebbe decaduto dopo che a febbraio scorso la base ha dato il via libera al direttorio a cinque che vada a sostituire la leadership singola. Un passaggio maturato dopo gli Stati generali dell’anno scorso, ma che è stato stravolto con la caduta del governo giallorosso.
Ottenendo l’elenco degli iscritti, l’M5S può quindi dare il via libera su un’altra piattaforma oppure via mail o posta alla modifica dello Statuto ed eleggere successivamente Conte nuovo leader della formazione. Quanto a Casaleggio, “potrà invece continuare ad utilizzare i dati di quegli iscritti rispetto ai quali sia anche titolare del trattamento”, si conclude la nota del Garante.