M5S, Di Maio: Al Senato non tengo i miei
Sono momenti duri per il M5S, sempre più giù nei sondaggi sulle intenzioni di voto ad eventuali elezioni politiche. Ma le difficoltà non riguardano solo il consenso. Come riporta oggi Repubblica Luigi Di Maio nelle ore di confronto nel governo sulla vicenda Ex Ilva e Ancelor Mittal, avrebbe ammesso di non riuscire a controllare il gruppo del Movimento 5 Stelle al Senato.
Il ministro degli Esteri e capo politico dei pentastellati lo avrebbe riferito ai colleghi di governo. Il Pd e il premier Giuseppe Conte sul caso dell’acciaieria di Taranto valutano l’opportunità di approvare un decreto ad hoc per introdurre un nuovo scudo penale per gli amministratori impegnati nell’ambientalizzazione dello stabilimento. Ma nel M5S non tutti sono disponibili a dare il loro via libera.
Come ricostruisce Repubblica ieri dal Movimento al Pd è stato recapitato un messaggio preoccupante: “Stasera non provate a forzare la mano, perché noi votiamo contro”. E Di Maio avrebbe ammesso davanti agli altri ministri che a Palazzo Madama le truppe pentastellate non sono governabili. “Non posso darvi garanzie, non sono controllabili”, avrebbe affermato.
“Non posso rischiare – è un’altra affermazione attribuita al ministro – di spaccare il Movimento per ottenere uno scudo che probabilmente non servirà a fermare Mittal”.
Alla fine Conte, dopo la riunione del governo, ha spiegato che l’esecutivo lavora a un decreto, ma ha concesso altre 48 ore per dare ai tecnici di trovare la soluzione legislativa migliore. E al M5S “la possibilità di convincere i gruppi parlamentari”.