Nel corso delle trattative con il Pd per la formazione del nuovo governo, il M5S ha molto insistito affinché Giuseppe Conte fosse confermato premier. Il capo politico del Movimento, Luigi Di Maio, ha addirittura posto questa come condizione per la nascita dell’esecutivo giallorosso. Dopo alcune resistenze, i dem hanno ceduto e hanno accettato la prospettiva di un Conte-bis (qui le ultime notizie di oggi).
Con questa operazione, secondo gli analisti, i Cinque Stelle hanno voluto far passare il messaggio che Conte fosse una figura di diretta espressione del Movimento, sfruttando così la popolarità crescente di cui gode il presidente del Consiglio.
Negli ultimi giorni, però, Conte ha preso le distanze dal M5S. “Definirmi dei Cinque Stelle è una formula inappropriata. Non sono iscritto a Movimento, non partecipo ai loro vertici”, ha chiarito ieri, domenica primo settembre, intervenendo alla festa de Il Fatto Quotidiano, alla Versiliana.
In questa fase il premier sembra volersi porre come figura super partes rispetto alle due forze politiche che dovrebbero sostenere il suo governo, ossia M5S e Pd. Nelle ultime ore, però, circola sui social network un video che in certa misura lo smentisce.
Il filmato risale alla notte del 4 marzo 2018 e ritrae il momento in cui i vertici del Movimento Cinque Stelle festeggiarono davanti alla televisione i risultati per elezioni politiche che si erano appena svolta e che registrarono un ottimo risultato per il M5S.
Nel video Conte esulta insieme ad altri big del Movimento, come lo stesso Di Maio, il futuro ministro Alfonso Bonafede e l’ex deputato Alessandro Di Battista. All’epoca, infatti, Giuseppe Conte era stato annunciato dal M5S come ministro della Pubblica Amministrazione in caso di governo monocolore pentastellato.
Conte non era e non è iscritto ai Cinque Stelle, ma, in qualità di stimato professore di giurisprudenza, era stato individuato dal Movimento come una figura sufficientemente autorevole per far parte della squadra di governo.
In passato Conte ha dichiarato di essere stato un elettore di sinistra, ma ha anche affermato che, a suo avviso, “gli schemi ideologici del Novecento non sono più adeguati”.
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