Giuseppe Conte accetta la tregua. L’ex premier, stando a quanto emerge da fonti a lui molto vicine, ha approvato il tentativo di mediazione messo in atto da Beppe Grillo per rilanciare il Movimento Cinque Stelle. Il garante ha infatti disposto la formazione di un comitato di sette persone che si dovrà occupare delle modifiche allo statuto, alla carta dei valori e al codice etico.
Ma quello di Conte non è un sì incondizionato: l’avvocato infatti ha chiesto che restino fermi i principi fondamentali su cui si era già espresso nei giorni scorsi. Insomma, Conte è disposto a riavvicinarsi a Grillo e al Movimento, ma senza cedere su quelli che ritiene gli elementi fondamentali per rifondare il Movimento stesso, e senza alcuna concessione all’idea di una “diarchia” col fondatore.
La situazione all’interno del M5s si è parzialmente sbloccata dopo una cena tra Grillo, Di Maio e Fico a Marina di Bibbona, che ha dato il là alla successiva mediazione del garante, il quale ha sospeso la votazione del direttivo, aprendo invece al comitato dei sette per riscrivere lo statuto.
Resta da capire se, al di là dei tatticismi, le distanze emerse nei giorni scorsi tra lo stesso Grillo e Conte quanto alla natura stessa del Movimento Cinque Stelle saranno effettivamente colmabili, e se Grillo accetterà di rinunciare a una parte consistente del suo potere per affidarlo all’ex premier, il quale su ruoli, funzioni e legittimità a prendere le decisioni non sembra voler tornare indietro rispetto alle sue posizioni iniziali.
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