M5S, Beppe Grillo a Roma: incontri con Lannutti, Di Pietro e Davide Casaleggio
Beppe Grillo, garante del Movimento Cinque Stelle (M5S), è arrivato oggi a Roma intorno all’ora di pranzo, recandosi presso l’hotel Forum. Al suo arrivo, interrogato dai cronisti che gli hanno chiesto un giudizio sul movimento delle Sardine, Grillo non ha fatto alcuna dichiarazione.
All’hotel Forum è arrivato anche il presidente di Rousseau Davide Casaleggio. Il capo politico M5S, nonché ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, è assente giustificato: oggi si trova infatti in missione a Tripoli e Bengasi, in Libia, ma rientrerà in Italia dopo le 19 e non è escluso che incontri il garante in serata.
Alle 18,30 Grillo è atteso al Senato dove parteciperà alla riunione del gruppo pentastellato. Seguirà poi alla Camera la riunione dei deputati.
Il Movimento Cinque Stelle sta vivendo un momento delicato dal punto di vista politico. La scorsa settimana tre senatori (Francesco Urraro, Ugo Grassi e Stefano Lucidi) hanno lasciato il gruppo parlamentare del M5s per spostarsi alla Lega. Ieri, in occasione dell’ok alla manovra, in 4 non hanno partecipato al voto e uno, Gianluigi Paragone, ha votato contro.
Alla fine di novembre, in seguito allo strappo M5S sul voto alle Regionali, Grillo si è recato a Roma per incontrare il capo politico Luigi Di Maio.
“Luigi Di Maio lavora 25 ore al giorno e non può essere sostituito per nessuna ragione, anzi va sostenuto. Io ci sarò di più e gli darò una mano”, ha detto Grillo in quell’occasione. “Una persona deve poter decidere e fare scelte importanti. Un referente ci vuole”.
Commissione banche, bufera su Lannutti (M5s): il figlio lavora nella Banca Popolare di Bari
Beppe Grillo ha incontrato presso l’albergo romano il senatore Elio Lannutti, candidato M5S alla presidenza della commissione banche e finito al centro di una polemica per un presunto conflitto di interesse per il fatto che il figlio lavora per la Banca Popolare di Bari (commissionata pochi giorni fa e oggetto di un’operazione di salvataggio da parte del governo).
Al termine dell’incontro Lannutti ha confermato che non intende ritirare la sua candidatura alla presidenza della commissione. Con lui anche Antonio Di Pietro, che ha dichiarato: “Sono qui con Lannutti che attaccano sul piano personale piuttosto che riflettere sulla necessità di fare al più presto questa commissione sulle banche: hanno paura della sua preparazione professionale della sua storia e di ciò che potrebbe fare alla presidenza di questa commissione”.
“Io non ho mai voluto denunciare nessun collega, ma ora ho affidato la tutela del mio onore ad Antonio Di Pietro e ad Antonio Tanza, presidente dell’Adusbef”, ha detto il senatore. “Cosa significa che mio figlio lavora in banca? Dov’è il conflitto di interesse? Andate a vedere il conflitto di interesse di coloro che hanno fatto i crack e non di uno che lavora onestamente. Vi dovete vergognare! Di Pietro mi difenda anche da questo!”.