Il centrodestra che governa la Regione Lombardia, compatto, ha respinto la mozione di sfiducia nei confronti dell’assessore al Welfare Giulio Gallera, che quindi ancora una volta rimane in sella, nonostante le turbolenze politiche. L’esito non era scontato, visti i malumori in seno alla maggioranza che governa la Lombardia. Lo si era capito anche dalle dichiarazioni del Presidente della Commissione Sanità, il leghista Emanuele Monti, che intervenendo alla trasmissione di Radio Popolare 37 e 2, condotta da Vittorio Agnoletto, lo scorso 19 novembre aveva espresso un giudizio perentorio sul tema dei vaccini: “Qui c’è una responsabilità politica-organizzativa dell’assessore Gallera. Sui vaccini per me non esistono giustificazioni. Da febbraio, addirittura, quando è stata fatta la prima gara, sono passati cinque mesi prima di arrivare all’ultima gara che mettesse in sicurezza il sistema, lei mi capisce, che ci sono delle reali e oggettive responsabilità”.
Negli ultimi dieci giorni, però, il summit che ha visto la partecipazione di Matteo Salvini ha ricomposto la frattura politica: la mozione presentata dal Movimento Cinque Stelle per ridisegnare l’assetto dell’assessorato è stata respinta con 47 voti contrari e 31 favorevoli. I cambiamenti, semmai, scaturiranno dai tavoli che il centrodestra sta portando avanti per conto proprio, nel tentativo di sanare le criticità.
Criticità che continuano ad essere segnalate con veemenza dai consiglieri regionali del Pd, a partire da Pietro Bussolati, il quale parla di un “ennesimo capitolo dell’odissea dei vaccini nella Lombardia di Fontana e Gallera. Il 27 novembre siamo arrivati alla dodicesima gara per acquistare 700.000 vaccini a 9 milioni di euro, dosi che per stessa ammissione del Direttore dell’assessorato e di ARIA non sono più recuperabili tramite procedura ordinaria. Tutto questo succede da mesi, con Gallera che continua a dirci che va tutto bene, con Regione fa le pubblicità autocelebrative dei numeri fake sui vaccini, con centinaia di migliaia di fragili che non riescono ad avere il vaccino e che molto probabilmente non lo avranno. Fontana e questa maggioranza condividono le responsabilità di questo disastro con Gallera, che hanno scelto, acclamato, difeso”.
Gallera viene criticato anche da Paola Bocci, che gli contesta una risposta evasiva alla sua interrogazione sul ripristino della didattica in presenza: “Ha detto solo cosa hanno fatto fino ad adesso e non se intendono intensificare i controlli per il futuro o se sono pronti per un tracciamento di massa. Anzi, sul trasporto Gallera ha continuato a parlare di riduzione della capienza e non di potenziamento del numero di corse anche con mezzi privati”, spiega la consigliera Dem.
“Per l’ennesima volta Lega e alleati si autoassolvono sulla gestione della pandemia, nonostante errori evidenti come il mancato approvvigionamento dei vaccini antinfluenzali necessari a garantire la vaccinazione a tutte le categorie più esposte”, ha aggiunto il capogruppo Fabio Pizzul.
Un altro esponente democratico, il vicepresidente dell’aula Carlo Borghetti, guarda invece alla prossima seduta, dove si discuterà del progetto di legge regionale sui ristori alle RSA e alle strutture residenziali, su cui il Pd ha presentato numerosi emendamenti e ordini del giorno: “Torno ad insistere su tre punti fondamentali: tamponi rapidi settimanali nelle RSA per evitare focolai, e non quindicinali come previsto da Palazzo Lombardia; riapertura delle visite dei parenti agli ospiti delle strutture protette, in sicurezza; blocco degli aumenti delle rette ora e riduzione dopo la pandemia”. Il vicepresidente dell’aula sul terzo punto specifica: “In Lombardia non viene rispettata la copertura regionale del 50% dei costi sanitari delle RSA prescritta dai LEA, i Livelli Essenziali di Assistenza”.
Evidentemente deluso anche il M5S, che in una nota del capogruppo Massimo De Rosa afferma: “Gestione disastrosa e nessuna volontà di cambiare. A pagare tanto sono i lombardi. Hanno sbagliato su tutto: vaccini, tamponi, tracciamento, trasporti. L’assessorato andava resettato molti mesi fa. Eppure la Lega continua a difenderne e giustificare l’inadeguato operato. Questo perché le responsabilità del presidente Fontana sono legate a doppio filo con quelle dell’assessore Gallera. Spiace prevedere che sotto l’albero i lombardi, costretti a sacrifici da scelte di programmazione regionale sbagliate, troveranno la stessa gestione disastrosa dell’emergenza Covid di sempre”.
E nemmeno dal nuovo anno è lecito attendersi qualche miglioramento, come ha spiegato lo stesso Gallera, rispondendo a un’interrogazione: “Probabilmente avremo una terza ondata” di Coronavirus e “questa arriverà a gennaio. Abbiamo bisogno che le persone in prima linea ritrovino la forza e la motivazione per continuare ad andare avanti a curare le persone che inevitabilmente andranno negli ospedali”.
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