Liliana Segre avrà la scorta
Da oggi la Liliana Segre avrà la scorta. I carabinieri del Comando provinciale di Milano garantiranno la misura di protezione per senatrice a vita italiana, superstite dell’Olocausto e attiva testimone della Shoah italiana, che viene raggiunta da centinaia di messaggi d’odio.
La scorta era da tempo sotto esame ed è stata disposta mercoledì, 6 novembre, durante il Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico presieduto dal prefetto Renato Saccone e con al tavolo i vertici milanesi delle forze dell’ordine. Segre avrà due carabinieri che la accompagneranno in ogni suo spostamento.
La decisione dopo le minacce via web
La decisione arriva in un momento di frequenti e numerose minacce alla senatrice. Due giorni fa è comparso uno striscione di Forza Nuova davanti alla sede del Municipio 6 di Milano, nei pressi del teatro di via Fezzan, dove Liliana Segre era attesa per partecipare a un incontro. Come denunciato dal quotidiano Repubblica, la senatrice a vita riceve circa 200 messaggi incitanti all’odio razziale ogni giorno, numero fornito dall’Osservatorio Antisemitismo.
Di Liliana Segre, della sua storia e della sua battaglia contro ogni forma di discriminazione, si è parlato molto in questi giorni, perché la senatrice è promotrice della commissione contro razzismo e antisemitismo approvata in Senato il 30 ottobre: una votazione che ha scatenato polemiche per l’astensione dell’opposizione di centrodestra.
Sugli insulti e minacce ricevuti dalla senatrice via web dalla senatrice nei giorni scorsi la Procura di Milano ha aperto un’inchiesta, allo stato contro ignoti. A occuparsene è il Dipartimento antiterrorismo.
La senatrice: “Non dico niente”
In mattinata nel suo primo appuntamento pubblico da quando le è stata assegnata una scorta dei carabinieri, in borghese, Liliana Segre non ha voluto fare alcun commento alla cosa. “Non voglio rilasciare nessuna dichiarazione, voglio solo guardare la mostra”, ha detto all’anteprima stampa dell’esposizione ‘Nei palchi delle Scala – Storie milanesi’ al museo del teatro prima di essere accompagnata a visitarla da Pierluigi Pizzi, il regista e coreografo che ne ha curato l’allestimento.
Salvini: “Le minacce contro Segre gravissime come quelle a me”
Dopo la notizia dell’assegnazione della scorta non è tardato ad arrivare un commento Matteo Salvini. “Le minacce contro Segre, contro Salvini, contro chiunque sono gravissime”, ha dichiarato il leader della Lega, lasciando una manifestazione di Coldiretti in corso in piazza Montecitorio riferendosi alla misura di protezione per la senatrice. “Anche io ne ricevo quotidianamente”, ha aggiunto.
Pd: “Un terribile segnale, un dovere difendere Segre”
In una nota il deputato Pd Emanuele Fiano ha dichiarato: “A Liliana Segre, una delle ultime sopravvissute italiane alle camere a gas di Auschwitz-Birkenau, oggi lo Stato assegna una scorta perché la deve difendere da nuove minacce. È un terribile segnale, è un mondo che corre all’indietro. Difendere oggi chi ha attraversato l’inferno ieri è un dovere ma è anche una sconfitta”.
La sottosegretaria ai rapporti con il Parlamento Simona Malpezzi, intanto: “La decisione di mettere sotto tutela la senatrice a vita Lilliana Segre, per le continue minacce che riceve, rende l’idea del pericolo che corrono tutte le persone civili e democratiche nel nostro Paese. C’è un clima sociale e politico pesante in Italia che viene spesso sottovalutato, da oggi non deve essere più possibile tollerare qualsiasi manifestazione o cedimento verso posizioni razziste e fasciste. È un impegno che tutti i gruppi parlamentari devono assumere con chiarezza. Lo dobbiamo a Lilliana Segre, lo dobbiamo alla democrazia che va difesa senza alcuna ambiguità”.
L’ambasciatore d’Israele in Italia: “Sgomento”
L’ambasciatore d’Israele in Italia esprime il suo “sgomento” per la notizia della scorta a Liliana Segre. “A lei – afferma Dror Eydar su Twitter – la nostra solidarietà e il ringraziamento per l’impegno contro l’odio razziale. Una sopravvissuta di 89 anni sotto scorta simboleggia il pericolo che corrono le comunità ebraiche ancora oggi in Europa”.
E ancora: “Apprezziamo lo sforzo delle autorità italiane nel combattere l’antisemitismo e invitiamo anche il governo italiano al recepimento della definizione di antisemitismo dell’IHRA. Un impegno preso dalla Camera dei Deputati e dal Presidente Conte”.
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