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La lettera di Mattarella ai bambini della scuola multietnica di Roma
Una lettera di Mattarella ai bambini della scuola primaria Carlo Pisacane: una risposta alle domande che gli studenti gli avevano posto qualche giorno fa che è stata una grande sorpresa per la classe quinta B dell’istituto di Torpignattara. I ragazzi sono entrati in aula e martedì 26 febbraio hanno scoperto che il Capo dello Stato aveva inviato una risposta.
“Cari bambini, grazie per la vostra bella lettera e per i suggerimenti – tutti saggi e positivi – che mi avete inviato. Vi invio un saluto affettuoso, per voi, i vostri familiari e i vostri docenti”. Questo il testo della missiva ricevuta questa mattina, mercoledì 26 febbraio e pubblicata sulla pagina Facebook dell’associazione dei genitori della scuola Pisacane 011.
Un’emozione per studenti e insegnanti che nelle scorse settimane avevano ricevuto un altro riconoscimento importante dal presidente. Il 17 febbraio, infatti, Maria Coletti, rappresentante della “Pisacane 011”, aveva ricevuto l’onorificenza al Merito della Repubblica Italiana per il suo impegno dedicato all’integrazione dei numerosi bambini stranieri che frequentano l’istituto di Torpignattara.
“È stata mia figlia, in quell’occasione, a consegnare la lettera a Mattarella a nome di tutti gli studenti della sua classe” racconta Coletti, che ha dedicato il premio al ragazzo del Mali morto nel 2015 durante una traversata del Mediterraneo con una pagella cucita nella tasca. E
d è sempre a lui che erano state intitolate le cinque pietre di inciampo posizionate a dicembre davanti all’ingresso di ognuna delle cinque scuole dell’IC Simonetta Salacone di cui la scuola Pisacane fa parte.
Impegno per l’ambiente, incentivo all’uso dei mezzi pubblici e dell’energia solare, rispetto della Costituzione e assistenza per i senzatetto erano alcuni dei punti toccati dai bimbi nella missiva indirizzata al Capo dello Stato.
“Avevamo già in mente di scrivergli – precisa Coletti – abbiamo colto l’occasione della cerimonia al Quirinale. Per la lettera i ragazzi hanno scelto una frase conclusiva che mi ha da subito colpita: ‘Noi bambini siamo il futuro, ma siamo anche il presente e anche i piccoli gesti possono portare grandi cambiamenti'”.