La legge di Bilancio 2025 approvata il 15 ottobre scorso dal Consiglio dei ministri e firmata ieri, mercoledì 23 ottobre, dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella non prevede alcuno stanziamento per prorogare il taglio del canone Rai, che con la scorsa manovra era sceso a 70 euro per tutto il 2024.
Il canone Rai, dunque, tornerà al livello precedente di 90 euro all’anno, a differenza di quanto annunciato il 16 ottobre scorso in conferenza stampa dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. Il provvedimento sulla tv pubblica infatti non è contenuto nel testo licenziato ieri dal Quirinale e inviato poi alla Camera dei Deputati: deve essere saltato in sede di via libera del Consiglio dei ministri.
Ma c’è tempo per un eventuale ripensamento. Per prorogare la riduzione infatti basterà un emendamento alla legge di Bilancio nel corso dell’approvazione necessaria alla Camera e al Senato. Il problema sarà trovare le coperture.
La manovra 2025 cuba complessivamente 30 miliardi di euro e prevede, in estrema sintesi, la conferma della riduzione del cuneo fiscale e della revisione degli scaglioni Irpef e 900 milioni di euro di risorse aggiuntive per la Sanità, il tutto coperto, tra l’altro, da un taglio lineare del 5 per cento ai bilanci dei ministeri e da un piccolo contributo richiesto a banche e assicurazioni.