Lega, polemica sulla raccolta firme contro Mes: elettori non sanno cosa sia
Mentre la Lega si vanta della raccolta di 400mila firme contro la riforma del Mes durante le manifestazioni tenutesi in tutta Italia tra sabato 7 e domenica 8 dicembre, sul web sta montando una nuova polemica: molti elettori non sanno cosa sia il Fondo Salva-Stati, ma hanno comunque inserito il proprio nome e cognome. Il motivo? “Ci fidiamo di Salvini“, hanno dichiarato molti di loro.
Tutto è partito dal video realizzato dall’agenzia di stampa AlaNews durante le riunioni di piazza della Lega negli ultimi giorni. Nelle interviste veniva testata la conoscenza degli elettori di Salvini sul tema del Mes. Un argomento che lo stesso segretario del Carroccio, nei giorni scorsi, ha dimostrato di non padroneggiare benissimo.
Molte persone, infatti, hanno ammesso di non aver capito fino in fondo il tema della riforma del Fondo salva-Stati. Altri ancora non conoscevano il significato dell’acronimo Mes (Meccanismo europeo di stabilità), né tanto meno la sua funzione. Eppure tutti hanno sottolineato di fidarsi ciecamente dell’interpretazione di Salvini, che nelle ultime settimane ha concentrato tutta la sua propaganda sulle critiche nei confronti della riforma e del premier Giuseppe Conte.
Un fenomeno registrato anche dalla giornalista Giulia Pastorella, che in un video sui social ha elencato le domande senza risposta che ha fatto agli elettori in piazza a Mori, in Trentino. Non sono mancati slogan tipicamente salviniani, che ha più volte dichiarato che il Mes è un inganno prodotto dalle banche tedesche all’insaputa dell’Italia e che lo stesso governo Lega-M5s – in carica al momento del via libera alla riforma – non sia stato avvisato da Conte dei cambiamenti in atto.
Sebbene, inevitabilmente, le persone consultate nelle interviste siano una piccolissima parte delle 400mila che hanno firmato contro la riforma del Mes, appare comunque lampante che su un tema così particolare e divisivo non ci sia una conoscenza approfondita tra i cittadini italiani. Con il risultato che si alimentano passaparola, disinformazione e frasi fatte senza un reale approfondimento del tema.