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    Mes, è polemica tra Conte e Salvini: “Forse ha partecipato ai tavoli a sua insaputa”. La replica del leader della Lega: “Bugiardo”

    Non si arrestano le polemiche Meccanismo Europeo di Stabilità, che dovrebbe essere riformato entro fine dicembre

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 20 Nov. 2019 alle 16:20 Aggiornato il 20 Nov. 2019 alle 16:40

    Polemica sul Mes: Lega e M5S attaccano Conte, che replica stizzito

    È un Conte stizzito quello che ha replicato a Lega e anche M5S sulla polemica innescata sulla riforma del Mes, il Meccanismo Europeo di Stabilità.

    Secondo la Lega e Fratelli d’Italia, infatti, il premier Conte avrebbe avallato la riforma del Mes senza coinvolgere il Parlamento: “Pare che, nei mesi scorsi, Conte o qualcuno abbia firmato di notte e di nascosto un accordo in Europa per cambiare il Mes, ossia l’autorizzazione a piallare il risparmio degli italiani. Non lo lasceremo passare”.

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    Il M5S, dal canto suo, ha difeso l’operato del presidente del Consiglio, sottolineando che “non ha firmato nulla”, ma allo stesso tempo ha criticato “una riforma che stritola l’Italia”, chiedendo, inoltre, un vertice di maggioranza durante il quale discutere anche della riforma del Mes.

    Il premier Conte non è rimasto a guardare ed è passato al contrattacco, soprattutto nei confronti del leader della Lega Matteo Salvini. Conte, infatti, ha ribadito che i negoziati sul Mes sono ancora in corso, specificando anche che la firma di un’eventuale accordo spetterebbe comunque al ministro delle Finanze e non a lui.

    “Il Mes è un negoziato in corso da più di un anno. Il delirio collettivo è stato suscitato dal leader dell’opposizione: lo stesso che qualche mese fa partecipava ai tavoli dove si discuteva del Mes. Sono dati oggettivi: da marzo a giugno 2019 abbiamo avuto vertici di maggioranza coi massimi esponenti della Lega. Quattro incontri in cui abbiamo discusso di Mes, delle fasi di avanzamento del negoziato e tutti i risvolti. Oggi lo stesso partito scopre l’esistenza del Mes e grida allo scandalo” ha dichiarato Conte.

    Il premier poi ha affermato: “Come i cittadini pretendono dal governo un atteggiamento responsabile, così io pretendo un’opposizione seria, credibile, perché difendiamo tutti gli interessi nazionali, altrimenti è un sovranismo da operetta”.

    Conte ha poi informato che sul Mes riferirà al Parlamento il prossimo 10 dicembre.

    Non è tardata ad arrivare la replica di Matteo Salvini, che ha definito Conte “un bugiardo”.

    “Il signor Conte è bugiardo o smemorato. Se fosse onesto direbbe che a quei tavoli, così come a ogni dibattito pubblico, compresi quelli parlamentari, abbiamo sempre detto di no al Mes. Non è difficile da ammettere e del resto, se necessario, ci sono numerose dichiarazioni a testimonianza della contrarietà espressa da tutti i componenti della Lega, ministri compresi, su questo argomento. Cosa teme il presidente del Consiglio? Ha forse svenduto i risparmi degli italiani?”

    Mes: cos’è e come funziona

    Ma cos’è il Mes? E come funziona? Il Meccanismo Europeo di Stabilità, detto anche Fondi salva Stati, è nato nel 2011 con l’intento di raccogliere fondi e sostenere gli stati membri in caso di crisi economica.

    Entrato in vigore nel 2012, ha un capitale autorizzato di 700 miliardi di euro di cui solo 80 sono versati dagli stati membri: l’Italia, dopo Germania e Francia, è il terzo Paese che versa più contributi con 14 miliardi di euro.

    Il Mes fino ad ora ha salvato 5 paesi: Grecia, Irlanda, Portogallo, Spagna e Cipro.

    Secondo la riforma, che dovrebbe essere approvata entro dicembre per poi entrare in vigore solo dopo la ratifica dei Parlamenti di tutti i 19 Stati membri della zona euro, il Mes dovrebbe dotarsi di due strumenti: una “linea di credito precauzionale condizionata” e una “linea di credito a condizioni rafforzate”.

    Questo significa che, d’ora in avanti, i Paesi che chiederanno aiuto al Mef potranno ottenere fondi solo in cambio di una ristrutturazione del debito. Un rischio per un Paese come l’Italia che ha un debito pubblico altissimo.

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