La Lega vuole introdurre la misura della castrazione chimica per i pedofili e gli stupratori. La proposta – vecchio cavallo di battaglia del partito di Matteo Salvini – è stata presentata sotto forma di ordine del giorno durante la discussione sul Ddl sicurezza.
Il primo firmatario è il deputato del Carroccio Igor Iezzi. Nello specifico l’ordine del giorno prevede di “valutare, nel rispetto dei principi costituzionali, in caso di reati di violenza sessuale, la possibilità per il condannato di aderire volontariamente a percorsi di assistenza sanitaria, sia psichiatrica sia farmacologica, anche con un eventuale trattamento di blocco androgenico”.
Il Governo ha accolto la proposta. Il tema della castrazione chimica sarà quindi oggetto di discussione di una commissione o di un tavolo tecnico.
“Bene così, un altro importante passo in avanti per una nostra storica battaglia di giustizia e buonsenso: tolleranza zero per stupratori e pedofili”, ha commentato su X il segretario della Lega e ministro dei Trasporti Matteo Salvini.
Commenti di segno opposto arrivano invece dalle opposizioni. Simona Bonafè, capogruppo del Pd in Commissione affari costituzionali della Camera, parla di “proposta incostituzionale che mina alle basi il nostro ordinamento giuridico, che ha superato da secoli il ricorso alle pene corporali”, mentre Alleanza Verdi e Sinistra accusa la Lega di “vocazione repressiva senza confini che trascina tutta la destra, senza distinzioni”.