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    Elezioni Emilia Romagna, Salvini convoca truppe e ultras per riempire Bologna. Ma dalla Lombardia

    Matteo Salvini e Lucia Borgonzoni Credit: Ansa

    Al Paladozza di Bologna parte il 14 novembre la campagna elettorale per le Regionali in Emilia: sul palco insieme alla candidata della Lega Lucia Borgonzoni ci sarà Matteo Salvini. E per riempire il palazzetto dello sport il Carroccio si appella ai sostenitori fuori regione: ecco le prove

    Di Veronica Di Benedetto Montaccini
    Pubblicato il 13 Nov. 2019 alle 15:31 Aggiornato il 19 Nov. 2019 alle 16:57

    La campagna elettorale per le Regionali in Emilia Romagna entra nel vivo e la Lega ha una prima grande preoccupazione: riempire il Paladozza di Bologna giovedì 14 novembre, in occasione della convention che apre la campagna elettorale con la candidata leghista Lucia Borgonzoni e il leader del Carroccio Matteo Salvini.

    Ma i militanti ai quali si rivolge la Lega non sono solo della regione che sarà chiamata alle urne il 26 gennaio prossimo. È la Lega Lombarda infatti a chiedere “la massima partecipazione” in una comunicazione rivolta a tutti i livelli provinciali del partito.

    A confermarlo a TPI è lo stesso Matteo Salvini: “Il 14 novembre i sostenitori  del nostro partito verranno dalla Lombardia, ma anche da tutta Italia. Vogliamo riempire il palazzetto di Bologna e nessuno ci può vietare di farlo”.

    L’appello a partecipare si può leggere nero su bianco in una lettera che trovate di seguito, firmata da Davide Rodella, responsabile organizzazione della Lega Lombarda, indirizzata a tutti i segretari provinciali e territoriali della Lombardia. Oggetto della missiva: mobilitazione del territorio per apertura campagna elettorale in Emilia Romagna.

    Per la Lega della Lombardia “è di vitale importanza garantire supporto massimo affinché il palazzetto sia stracolmo, per lanciare un chiaro e decisivo segnale di imminente sfratto al Governo abusivo delle poltrone, delle tasse e degli immigrati”.

    La risposta di Salvini a TPI

     

     

     

     

    L’appello di via Bellerio è stato diffuso anche via social. La segreteria della Lega Lombarda, in particolare le sedi di Milano e Bergamo, confermano a TPI la mobilitazione della regione Lombardia per le elezioni in Emilia. “Saremo presenti in tantissimi”, dichiarano le segreterie del Carroccio. Ma specificano: “Non stiamo preparando pullman, le persone di stanno organizzando autonomamente in macchina e treno per dare il loro sostegno a Salvini”.

    Intanto, sono già scoppiate le polemiche da parte dei dem, sostenitori del candidato Stefano Bonaccini, per l’arrivo di persone da fuori regione.

    Nicola Oddati, responsabile per il Mezzogiorno in segreteria nazionale Pd, ha denunciato questa mobilitazione di massa della Lega e ai microfoni di TPI ha detto: “Salvini sposta i propri ultras come Mussolini spostava i carri armati per fare  le manifestazioni di propaganda”.

    Ecco il documento per l’appello alla partecipazione:

    Cosa vuole ottenere Matteo Salvini

    Grazie ai militanti lombardi, Matteo Salvini ha in mente di riempire il palazzetto dello sport di Bologna prenotato per il 14 novembre.

    “Saremo 5,6,7mila persone” ha detto Salvini per lanciare la sfida nel cuore della regione rossa, invitando a partecipare: “Noi siamo matti e pensiamo di riempire il Paladozza un giovedí sera”.

    TPI ha incontrato il leader della Lega a Montecitorio a Roma e alle richieste di chiarimenti sui partecipanti al convegno al Paladozza provenienti da regioni extra Emilia Romagna risponde: “Confermo che verranno in tanti da fuori. Qual è il problema se arrivano dal Veneto o dalla Calabria? I nostri comizi sono stati sempre aperti a tutti. Mica posso chiedere l’esame sul dialetto prima di farli entrare!”.

    “State a casa Lumbard! L’Emilia-Romagna è una terra libera e lo rimarrà. Questo è un vero e proprio tentativo di invasione”, ha detto indignato l’assessore al turismo del Comune di Bologna Matteo Lepore, raggiunto telefonicamente da TPI.

    L’assessore Lepore ha spiegato anche le sue preoccupazioni per quanto riguardala sicurezza: “Non ci stanno 7mila persone come ha detto, ma 5.570: chiediamo che la sicurezza venga rispettata”.

    E Matteo Salvini, ai microfoni di TPI replica: “Il 14 al Paladozza sarà una bellissima serata. Ovviamente non chiediamo la carta d’identità a chi ci sarà. Ci saranno molti ex rossi, molti operai che la sinistra non rappresenta più. Ad ogni modo lascio ad altri dedicarsi all’insulto e alla polemiche. Il Pd di Bologna forse non è apposto con la coscienza e ha paura di perdere il 26 gennaio prossimo”.

    Le accuse dell’assessore di Bologna alla candidata della Lega Borgonzoni

     

    Le critiche al veleno del Pd

    Non si fanno attendere le reazioni dal Pd, che alle Regionali ricandida il governatore uscente Stefano Bonaccini.

    Nicola Oddati, responsabile per il Mezzogiorno in segreteria nazionale Pd ha spiegato a TPI: “A Salvini non importa nulla dell’Emilia Romagna, vuole solo fare una campagna elettorale perenne. La Lega di Salvini ricorre ai figuranti sapendo di non poter contare, in Emilia-Romagna, di riempire un palazzetto con gli slogan di odio di Salvini”.

    “Il leit motiv – ha continuato Oddati – è quello di ‘espugnare un fortino’. C’è un clima da propaganda in Emilia”.

    Secondo l’assessore Lepore “Salvini deve ricorrere a militanti delle regioni del nord perché in Emilia non ha abbastanza seguito, sia a livello di elettori, sia a livello dirigenziale. La Lega è ancora dietro nello sviluppo sul territori e per dare un’immagine di consenso deve chiamare la Lombardia”.

    Gianni Cuperlo, presidente della Fondazione Pd, invita il leader leghista a fermarsi “un istante sotto le immagini del Sacrario di Piazza Nettuno. Vedrà i volti di chi ha sacrificato tutto per consentirle di tenere il suo libero comizio. E magari capirà meglio la grandezza e civiltà di una terra che non va espugnata ma rispettata. Da tutti”.

    Contro manifestazione: 6mila sardine contro Salvini

    La visita del leader leghista del 14 novembre sarà accompagnata anche da un contro-evento: 6.000 sardine contro Salvini”, un flash mob in Piazza Maggiore a partire dalle 20.30.

    “L’ultima volta che Salvini è venuto a Bologna ha dichiarato che in Piazza Maggiore c’erano 100.000 persone a sostenerlo. Una bufala colossale (saranno stati si e no 10.000) che però è in linea con lo stile della Lega di costruire consensi a partire dalla pancia e dalle bugie” scrivono gli organizzatori del flash mob su Facebook.

    Poi il messaggio lanciato sui social continua così: “Il 14 novembre Salvini torna a Bologna e questa volta fa sul serio: vuole l’Emilia Romagna, vuole noi. Ma questa volta non può barare sui numeri. Già. Perché il Paladozza ha una capienza massima di 5.570 persone. Non puoi andare oltre, per problemi di sicurezza e soprattutto di spazio. Ecco allora che vogliamo lanciare un flash-mob: abbiamo misurato che sul crescentone di Piazza Maggiore ci stanno fino a 6.000 persone. Belle strette, si intende, ma di questi tempi è meglio stringersi che perdersi. Non credi?”.

    I pullman dichiarati dalla Lega

    Matteo Salvini ha spiegato a TPI che “i pullman autorizzati provengono solamente dalla regione Emilia Romagna e sono circa una cinquantina” (trovate l’elenco completo di seguito). “Per tutte le altre persone non abbiamo garantito pullman organizzati, né pagato nessuno: sono militanti singoli o in piccoli gruppi”.

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