Il dibattito su ius soli e ius culturae è prepotentemente ritornato tra i banchi della politica – tre proposte di riforma sulla cittadinanza riprendono faticosamente il loro iter – creando non pochi dissidi all’interno della coalizione di governo giallorossa ma la battaglia dei nuovi italiani va avanti e sono pronti a portarla nuovamente in piazza:
“Ad oggi lo Ius Culturae è al centro del dibattito politico grazie a più forze politiche che lo stanno sostenendo, ed è per questo che torniamo nuovamente in piazza per ricordare alla politica e ai politicanti di quanto questa riforma sia necessaria per la crescita del nostro paese e per il rispetto di chi in Italia ci vive e contribuisce al suo sviluppo, sia a livello economico che culturale”.
È quanto si legge nell’appello del Comitato promotore del “Presidio ius culturae, italiani per cultura”.
“Grazie al ministro Elena Bonetti, nominata “Ministro delle pari opportunità e la famiglia”, il governo è tornato a trattare il tema della cittadinanza, la riforma Ius culturae. Dopo un incontro con il l’On. Giuseppe Brescia dei 5 Stelle abbiamo avuto conferma che più forze politiche sono orientate verso la riforma di questa legge”.
“Chiediamo alla politica di trovare la giusta mediazione senza mettere davanti giochi politici, prese di posizioni ideologiche. Lo Ius Culturae (italiani dopo 5anni di ciclo scolastico con genitori stabilmente residenti) in confronto allo ius soli (italiani per nascita, quindi suolo) è la riforma più condivisa all’interno di più forze politiche”.
“È giunto il momento, dopo quasi 20anni di lotte, di portarci a casa una legge di cittadinanza che sia in grado di essere approvata e condivisa con tutte le forze politiche. Chiediamo di non giocare più sulla pelle di bambini, bambine ed adolescenti che vivono una discriminazione burocratica nella scuola dell’obbligo.
“È per questo che il 29 novembre 2019 saremo davanti Piazza Montecitorio dalle ore 14.30 per manifestare in maniera pacifica e gioiosa a favore dello Ius Culturae, in nome dell’Italia che vorremmo costruire insieme. Invitiamo tutte e tutti ad essere partecipi e solidali”.